Ex portiere della Trevigliese ed ex medico dell’AlbinoLeffe, Claudio Sprenger cura la prima squadra dell’Inter
Dalla porta della Trevigliese (e poi la Tritium) al ruolo di medico della prima squadra dell’Inter i passi sono lunghi e ben distesi. Li ha compiuti tutti quanti, con un lungo intermezzo nel mondo del ciclismo e un periodo preparatorio all’AlbinoLeffe, Claudio Sprenger, cinquantaquattrenne luminare della medicina sportiva che s’è concesso a L’Eco di Bergamo da bergamasco e avversario di turno dell’Atalanta.
SPRENGER, DALLA TREVIGLIESE ALL’INTER. “Subentrai a Brignoli per l’ultimo quarto d’ora nell’ultima giornata di Promozione nel 1986, vincemmo in casa della Voluntas Osio e fummo promossi in Eccellenza – ricorda Sprenger, già medico anche della Brescialat e del Team Colpack -. Sono di Treviglio e simpatizzo per l’Atalanta, ma il mio nerazzurro è quello dell’Inter: sono lieto che questa sia una sfida al vertice del calcio italiano”.
SPRENGER, UN BERGAMASCO CONTRO L’ATALANTA. 5 stagioni in Primavera (vedi foto di copertina, riferita alle Final Four di Sassuolo del 2018; tra 2009 e 2015, invece, in bluceleste) sono state la gavetta preparatoria: “Sono sotto la gestione del dottor Piero Volpi, il ciclismo l’ho abbandonato dopo 12 anni perché stavo 200 giorni l’anno lontano dalla famiglia. Nel 2009 l’AlbinoLeffe, Madonna e poi Mondonico, un’esperienza formativa. Alla Primavera dell’Inter, allenatori bergamaschi come Stefano Vecchi e lo stesso Mindo, con Luca Facchetti vice mister”.
Grande ?