Bergamasco doc, nonostante il minutaggio limitato si è tolto le sue soddisfazioni in questi primi mesi di Serie A
Roberto Piccoli non vive un momento facilissimo in quel di La Spezia, perchè nell’ultimo mese e mezzo ha avuto modo di giocare solo una manciata di minuti in occasione del match contro la Fiorentina. Il motivo non è riconducibile solo a scelte tecniche, ma anche a più di un problema fisico che ha finito per limare le sue possibilità, soprattutto perchè tante porte si sarebbero potute aprire per il classe 2001 sorisolese dopo il gol segnato contro la Roma all’Olimpico lo scorso 23 gennaio.
Ora, dopo tre gare senza giocare con tanto di tribuna contro il Parma, la voglia di incidere e dire la sua nella gara al suo passato di venerdì sarà tanta, considerando anche che pure all’andata non ebbe modo di partecipare al match, poi finito a reti bianche. Il tutto con buona pace dei tifosi nerazzurri che hanno avuto modo di crescerlo e sostenerlo negli anni di settore giovanile a Bergamo. Il calcio è, ahinoi, anche questo: le logiche del professionismo vengono anche prima delle questioni di cuore. E l’obiettivo di Roberto resta quello di, un giorno, provare a tornare alla casa madre.
IL BILANCIO L’attaccante nel giro delle nazionali giovanili azzurre può, nel complesso, dirsi soddisfatto del percorso compiuto nel primo anno lontano da casa, per quanto il minutaggio collezionato non sia esageratamente abbondante. Roberto ha infatti giocato per 655′ minuti totali, ma più di 250 erano relativi a sfide di Coppa Italia, che lo hanno anche visto discreto protagonista con un gol e un assist. A questo vanno aggiunte le reti segnate in campionato in due stadi da sogni, Meazza e l’Olimpico, che sono già però di per sè un’ottimo biglietto da visita in vista di un futuro da Serie A, anche se poi sarà necessario rinfocolare le buone impressioni anno dopo anno. Ora l’obiettivo sarà quello di ritagliarsi qualche spazio anche nel caldissimo finale che vedrà gli Aquilotti alla ricerca di una salvezza storica.