Karim Benzema, alias “Karim the Dream”, franco-berbero come il suo allenatore Zizou: una vita al limite anche fuori dal campo

“Karim the Dream” è pronto. Col suo garage da 3 milioni di euro tra Bugatti, Ferrari e Lamborghini, la sua vita di lusso e soprattutto la sua verve calcistica. Benzema, il pericolo pubblico, pardon per l’Atalanta, numero uno, grande assente dell’andata lo scorso 24 febbraio a Bergamo, a campi invertiti vuole dire la sua. Superati i problemi all’adduttore destro, il bomber del Real Madrid è oggetto del focus sull’avversario di stamani su L’Eco di Bergamo.

BENZEMA, IL NEMICO N. 1. Algerino di sangue berbero (Cabilia) come il suo allenatore Zinedine Zidane, Benzema ha alle spalle un’infanzia difficile nel quartiere Terraillon a Bron, città satellite di Lione dov’è nato. Il destino da ragazzo di strada termina quindicenne nelle giovanili dell’Olympique Lyon, senza però dimenticare le origini: frequentazioni stile rapper, Mondiali sudafricani del 2010 negatigli dal ct della Francia Raymond Domenech.

BENZEMA, KARIM THE DREAM. Al Real Madrid ancora agganciato ai Raul, Kakà, Higuaìn e Van Nistelrooy, Benzema approda nel 2009 e da lì è una messe di gol insieme anche a CR7. Ma anche fuoco e fiamme lontano dal rettangolo verde, tipo il processo insieme a Franck Ribery per il fattaccio della escort sedicenne da cui poi uscirà assolto. Lui resta un genio a pelo d’erba. I Bleus, invece, un sogno infranto nel 2015 con la storiaccia del tentato ricatto a Mathieu Valbuena, da lui indotto (forse) a pagare 150 mila euro per evitare la diffusione di un filmato a luci rosse che lo riguarda(va)…