
Lo striscione appeso da mano ignota al Centro Sportivo Bortolotti di Zingonia inneggia al gioco e alla mentalità come trofei. E allora che si compete a fare?
Uno striscione che stavolta fa discutere parecchio. E non c’è nemmeno bisogno di coniugare il verbo al futuro: durante la pausa per le Nazionali, con la prima squadra ridotta a 12 compresi i lungodegenti Hateboer-Sutalo più altrettanti Primavera aggregati, una mano anonima ha affisso fuori dalla sede . inferriata a destra della cancellata d’ingresso, as usual – un drappo nerazzurro, completato dalla solita skyline stilizzata di Bergamo Alta, invitando di fatto l’Atalanta ad accontentarsi.
ZINGONIA, LO STRISCIONE ANTI TROFEI. “Champions… scudetto… Coppa Italia – si legge -. …Ma va là… i nostri trofei sono il gioco e la mentalità”. A parte che quel “va'” andrebbe scritto con l’apostrofo, perché troncamento di un immaginario imperativo “vai” alla seconda persona singolare, c’è qualcosa che non quadra. I nerazzurri hanno corso a perdifiato e con impegno su tre fronti, e pazienza se si è usciti agli ottavi della regina delle coppe col Real Madrid. Ma il campionato fin qui da quarto posto? E la Coppa Italia? Che cosa avrà voluto significare questo fantomatico Elmo, perché così si firma, “fotografato” nelle stories di Instagram di Matteo Ruggeri?
LO STRISCIONE RINUNCIATARIO. Il trofeo nazionale, di cui s’è conquistata la finale contro la Juventus il prossimo 19 maggio, dovrebbe essere casomai il coronamento del gioco e della mentalità giustamente evocati. Non un’alternativa, come il messaggio lascerebbe presagire. Che senso ha uno striscione del genere, se il senso delle competizioni è provare a superare l’avversario? L’Atalanta è in A, si gioca la coppetta tricolore che è l’unica finora in bacheca e rischia di rimanere figlia unica a vita, si gioca la terza qualificazione di fila alla Champions da cui solo in questa edizione ha incassato 51 milioni. I nerazzurri non sono più una provinciale per ragioni di asticella alzata. Quello striscione rischia di abbassarla a priori. Che ne pensano i lettori di CalcioAtalanta?
