Doveva essere l’anno della sua definitiva ripresa, ma l’esplosione di Romero ha cambiato le carte in tavola
La stagione 2020/21 avrebbe potuto essere quella della risalita per Mattia Caldara, che dopo gli scorsi sei mesi di riadattamento alla realtà nerazzurra sembrava poter tornare a guadagnare i galloni di titolare in estate. L’esplosione del neoacquisto Romero, però, ha cambiato totalmente le carte in tavola: il rendimento dell’argentino è assolutamente da top 11 del campionato, motivo che lo rende sostanzialmente inamovibile negli equilibri difensivi del trio solitamente posto a guardia della porta di Gollini.
Alle difficoltà incontrate dal prodotto Made in Zingonia hanno contribuito le solite difficoltà fisiche incontrate nel corso delle ultime tappe della sua carriera, soprattutto a Milano sponda rossonera. I problemi al tendine rotuleo occorsi a inizio ottobre hanno infatti pesantemente condizionato il suo primo scorcio di stagione, concedendogli solo qualche piccolo spezzone qua e là in occasione di alcuni finali di gara. Ora diventa di difficile lettura anche la prospettiva legata al riscatto, che al momento del suo ritorno in nerazzurro sembrava prospettiva assolutamente in programma nei piani del club. I 15 milioni di euro richiesti da Maldini e Massara, salvo eventuali rinegoziazioni, sembrano essere al momento davvero troppi…