Il deputato bergamasco Daniele Belotti sulla data dell’udienza di Gasperini: “Una decisione che fa legittimamente pensare”
“La giustizia ad orologeria sbarca anche in Serie A!”: commenta così il deputato bergamasco Daniele Belotti il deferimento di Gasperini per un presunto insulto a un ispettore antidoping, durante un controllo a sorpresa: “Fa legittimamente pensare, che il “processo” al Gasp venga fissato a distanza di tre mesi dai fatti e, guarda caso, a ridosso della finale di Coppa Italia e della fase decisiva del campionato. Richiedere 20 giorni di squalifica per il mister atalantino in cui non solo non può sedere in panchina nelle ultime gare della stagione, ma nemmeno seguire gli allenamenti è decisamente strano. I fatti si sono verificati il 7 febbraio (per altro con nessuna positività al doping), perché viene fissata la sentenza il prossimo 10 maggio? Non si poteva fare prima, in una fase meno delicata della stagione, o addirittura a fine campionato con eventuale squalifica da scontare all’inizio del prossimo?”.
“L’Atalanta e i suoi tifosi – continua Belotti – non hanno dimenticato il vergognoso episodio della finale di Coppa Italia del 2019 con il nettissimo fallo di mano in area del laziale Bastos non rilevato dal Var e ora si aggiunge questa strana tempistica che va a minare la tranquillità e la preparazione della Dea. Spero che gli organi sportivi, per la correttezza del campionato, rivalutino la calendarizzazione del procedimento nei confronti di Gasperini”.
Non sarei così preoccupato, anche perché lo stesso Gasperini dice che la squadra ha il pilota automatico.