In conferenza stampa alla vigilia della gara contro l’Atalanta, il tecnico neroverde ha rivelato quali sono le differenze tra le due squadre
Roberto De Zerbi adesso ci crede: i -3 dalla Roma sono una grossa spinta per sognare il traguardo europeo per la banda neroverde, che vuole raccogliere i frutti del lavoro di questi anni. Domani però dovranno affrontare un’Atalanta che vuole a tutti i costi difendere il secondo posto: “Abbiamo sempre detto che l’obiettivo sarebbe stato la prossima partita e ora c’è l’Atalanta. Poi vediamo quanto arriviamo, chiaramente avendo la Roma a 3 punti, anche se è una squadra forte, se rappresenta una piazza importantissima, quello che ci sta davanti è la Roma e dietro abbiamo un margine discreto, perché non poter pensare di far qualcosa di più?“, ha svelato il tecnico in conferenza stampa ai canali di Sassuolocalcio.it.
DIFFERENZE TRA SASSUOLO E DEA. “Siamo molto diversi, sia come idea sia come giocatori. Loro hanno una squadra molto esperta, non hanno tanti giovani. Noi abbiamo un 2000, 99, 98, 97, tanti anche, ma loro sono quelli che hanno lavorato meglio in Italia negli ultimi 5 anni, hanno fatto scuola a tutti. Ad oggi noi siamo diventati più squadra e siamo diventati più maturi, prima e anche all’interno della stessa gara sappiamo modificarci. Con l’Atalanta però è una partita che fa sempre storia a sé”.
DEA BESTIA NERA. “Abbiamo perso spesso con risultati larghi, può essere la bestia nera ma l’Atalanta è la bestia nera di tante altre squadre, va a vincere 3-0 con il Milan e se è seconda in classifica un motivo c’è. Noi per scelta andiamo a giocarci le gare a viso aperto, ma non solo con l’Atalanta, anche con la Juve, l’Inter, il Milan, il Napoli, la Lazio, con le nostre armi e senza cambiare. Se qualcuno pensa che si dovrebbe fare diversamente poi deve anche valutare se il mantenere fede alla stessa mentalità qualche vantaggio ci avrà portato in questi anni”.
PREZZO DA PAGARE. “Arrivare 2 anni ottavi e avendo la Roma a 3 punti a 5 gare dalla fine, credo che questa mentalità e questa idea qualcosa ci ha portato. Se il prezzo da pagare è aver perso in passato con l’Atalanta con risultati così pesanti non fa piacere sicuro, cercheremo di migliorare facendo risultato ma vuol dire che è stato il prezzo da pagare per fare due ottavi posti, per vincere a Milano con il Milan, vincere a Napoli, per pareggiare con la Juve l’anno scorso, per fare risultati di un certo tipo con squadre più forti di noi”.