Il tedesco ha fatto registrare anche una grande chiusura difensiva ai danni di Defrel
Ogni tanto, disse una volta Massimiliano Allegri, i calciatori, al pari dei cavali nel contesto ippico, vanno mandati al prato per riposare un po’. Forse Robin Gosens non ne aveva nemmeno troppo bisogno, ma il turno di riposo scontato per squalifica otto giorni fa ha ulteriormente contribuito a tirare a lucido il tedesco in vista del più impegnativo match giocato ieri al Mapei Stadium.
L’ex Heracles Almelo ha infatti messo in mostra una prova di altissimo livello ieri, nonostante il dirimpettaio Muldur non abbia, nel complesso, demeritato. A aiutare il cursore nerazzurro, sicuramente, è stato anche il ritorno all’assetto difensivo a 3, che gli consente sostanzialmente di calpestare le zolle della metà campo avversarie per la maggior parte del tempo, anche per via della mentalità votata all’attacco in dote al suo allenatore. Una visione che ha sicuramente supportato anche gli eccezionali standard realizzativi del numero 8 nerazzurro, che in due stagioni ha toccato addirittura quota 22 reti. Numeri impensabili per un esterno, seppur con spiccata attitudine all’attacco dell’area di rigore.
Ieri, però, Gosens ha mostrato anche un’eccellente applicazione nella fase di non possesso, facendo registrare anche un bellissimo e risolutivo intervento su Defrel. Un segnale ulteriormente dimostrativo dei grandi miglioramenti effettuati dal ragazzo a tutto tondo, che potranno consentirgli anche di svolgere senza problemi il compito di esterno della difesa a 4, come già dimostrato anche in Nazionale e nelle ultime occasioni con la sua Atalanta. Un aspetto che sicuramente si saranno appuntati anche tanti operatori di mercato. Questo, però, almeno al momento, all’Atalanta non può e non deve interessare. Gli obiettivi ancora da raggiungere sono troppo ghiotti e importanti per poter ascoltare altri discorsi…
Grande Robin