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Atalanta-Benevento – Muriel il più vivace, Pasalic entra e segna

All’Atalanta basta girare col motore al minimo per superare per 2-0 un Benevento apparso davvero poca cosa e conquistare i tre punti che servono comunque per rispondere al Napoli e tornare al secondo posto in compagnia del Milan. Questi i nostri giudizi al termine dell’incontro.

GOLLINI 6

Come si dice in questi casi, sufficienza  di stima perché il portiere è davvero poco impegnato dagli attaccanti del Benevento che, nelle rare occasioni in cui provano a tirare, sbattono contro i difensori nerazzurri.

hateboer

HATEBOER 6

La posizione di terzino destro nella difesa a quattro lo costringono a partire diversi metri rispetto al solito e questo ne condiziona l’apporto nella metà campo avversaria, anche se la sua prova resta positivo.

ROMERO 6.5

Dei giocatori del reparto arretrato è il più sollecitato. Mezzo punto in più lo riceve per il salvataggio su Barba al 22′ del primo tempo, appena dopo il vantaggio nerazzurro, che vale quasi come un gol fatto ed evita che una gara sulla carta facile facile si complichi senza ragione.

PALOMINO 6

Pochi orpelli e tanta sostanza in una serata in cui quasi nessuno dei nerazzurri è chiamato agli straordinari contro una squadra, il Benevento, arrivata a Bergamo con l’aria della vittima sacrificale e troppi cattivi pensieri in testa.

GOSENS 5.5

Il discorso di base è quello fatto con Hateboer. Il tedesco difende con ordine (anche perché l’attacco avversario non è proprio di quelli da fare tremare i muri) ma il suo apporto dalla metà campo in su si limita a qualche incursione scarsamente pericolosa.

DE ROON 6

Insieme a Freuler funge da frangiflutti davanti alla difesa. Si applica per fermare tutte le iniziative avversarie, con le buone e talvolta anche con le cattive.

FREULER 6.5

Una sorta di elastico tra l’attacco e la mediana per dare equilibrio alla squadra, corre molto, porta palla e se manca qualcosa in zona gol per impreziosire la sua prova, lo mette in un paio di chiusure importanti.

MALINOVSKYI 6

Parte bene fornendo l’assist a Muriel che il colombiano trasforma nel gol del vantaggio. Da lì in poi, l’Atalanta sembra quasi rallentare e anche le sue giocate si fanno meno efficaci.

PESSINA 6

Poco appariscente ma molto utile per distribuire nel modo migliore i palloni che passano davanti all’area avversaria dove il traffico è tanto e per cercare di sfondare serve calma e cervello.

MURIEL 6.5

Le gambe girano bene e dopo 21′ realizza il gol del vantaggio con un tocco morbido che non lascia scampo al portiere avversario. Davanti è di gran lunga il più pericoloso in una serata in cui, stranamente, la Dea non è straboccante.

ZAPATA 6

Forse perché le premesse della vigilia erano diverse, forse perché lo stato di forma del colombiano era più che buono, ma dall’attaccante nerazzurro ci saremo aspettati qualcosa di più che non qualche sportellate con i difensori centrali giallorossi e un goffo tentativo di colpo di tacco. Si riscatta in parte con l’assist per Pasalic che vale il 2-0.

ILICIC 6

Qualche buona giocata col mancino e nulla più in una gara mai realmente in discussione.

PASALIC 6.5

Entra quando il risultato non è ancora archiviato e così ci pensa in prima persona a scrivere la parola fine sulla storia della gara con un colpo sotto misura che non lascia scampo a Montipò.

DJIMSITI 6

Il difensore albanese non è tipo da sentimentalismi e così contro i suoi ex compagni non concede nulla nella mezz’ora che gli concede Gasperini nella ripresa.

MIRANCHUK 6.5

Il russo non ha tantissimi minuti a disposizione ma li sfrutta bene lanciando un messaggio chiaro a Gasperini: anche lui vuole fare parte delle rotazioni della squadra.

LAMMERS SV

GASPERINI 6

La sua Atalanta corricchia, quasi cerca di amministrare la gara e lui è una furia, soprattutto nel primo tempo, in cui fa avanti e dietro per l’area tecnica urlando di tutto a tutti. Per una volta la squadra non incanta, ma contro il Benevento può bastare così, soprattutto perché alla fine i tre punti sono in saccoccia.

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2 anni fa

Un altro buon allenamento massimo risultato con il minimo sforzo

Edoardo
Edoardo
2 anni fa

Speriamo solo che ilicic non giochi piu’,e’come giocare con un uomo in meno

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2 anni fa

In queste due partite, con Parma e Benevento, ha dei ritmi veramente bassi. Sembra quasi che voglia gestire anche le forze

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