Prossimo agli 80 anni, fu decisivo nell’ultima e unica Coppa Italia conquistata dalla Dea
Quasi 80enne ma ancora in ottima forma, Angelo Domenghini vivrà la gara di domani sera con particolare partecipazione, anche perchè le sensazioni e i brividi che i calciatori nerazzurri proveranno nel corso del match saranno le stesse da cui passò lui quella sera a San Siro nel 1963. La speranza di tutto l’ambiente nerazzurro, ovviamente, è che anche l’epilogo possa essere lo stesso. A L’Eco di Bergamo l’ex ala di Lallio ha “fatto le carte in vista del match” del Mapei Stadium.
PRONOSTICO “L’Atalanta è favorita questa volta. Vorrei dire nettamente favorita, ma mi trattengo. Questa squadra merita un trofeo. Lo merita la società, lo stesso vale anche per i tifosi e Gasperini”.
LA FINALE DEL 1963 “San Siro era pieno zeppo di bergamaschi, ricordo che erano stati organizzati tanti treni speciali. E quel 3-1 fu un lampo di gioia. Il Torino era più forte di noi, e giocava accompagnato dal mito del Grande Torino, della squadra che non mollava mai. Ma noi non eravamo da meno, la Dea è così per DNA. Anche adesso non è da meno…”.
JUVENTUS “Magari domani fa meraviglie, ma ci sono stati momenti in cui la Juve era davvero brutta da vedere. Certo, poi in squadra ha dei campioni che possono fare la differenza con degli episodi. Ma sul piano del gioco l’Atalanta è favorita…”.
IL SOGNO SCUDETTO “Bergamo è razionale, ma credo non ci sia tifoso che non abbia pensato almeno per un momento al sogno Scudetto. Succede a tutti, e l’Atalanta ormai è lì…”
Forza Dea