cropped-CA-logo.png
Sito appartenente al Network
Cerca
Close this search box.

Dal campo all’azienda agricola: auguri a Rustico, dalla palla alla zappa

Compie oggi gli anni Fabio Rustico, l’archetipo del difensore che marcava entrando duro sull’uomo senza troppi complimenti: uno zappatore in nerazzurro

Ci ha sempre scherzato su anche lui, dicendo che prima faceva lo zappatore a pelo d’erba e adesso gli tocca farlo sotto il sole della Sicilia, tra Pantelleria, Selinunte e Mazara del Vallo, la città natale dei genitori. Lui che un tempo faceva il difensore e da 12 anni fa l’imprenditore agricolo, specializzazione in agricoltura biodinamica, tra capperi e vigne passando per gli uliveti. A metà del guado dell’avventurosa vicenda professionale di Fabio Rustico, il festeggiato nerazzurro di oggi, giovedì 20 maggio, proprio all’indomani della storica finale di Coppa Italia con la Juventus, anche il ruolo di assessore comunale di Bergamo allo Sport e Politiche Giovanili tra 2004 e 2008.

RUSTICO, LO ZAPPATORE DELLA DIFESA. Oggi il mastino irriducibile passato anche dai prestiti al Leffe (1993-1994, settore giovanile) e alla Solbiatese (1995-1996), cresciuto a Dalmine, figlio di commercialista (il padre Giovan Battista gli tiene i conti dell’azienda), spegne 45 candeline, di cui 9, fino al 2005, da soffi e regali sul campo. Dove non faceva sconti ad anima viva. Difficile divincolarsi in un reparto con i vari Foglio, Mirkovic, Carrera, Sottil, Bellini, Innocenti, Sala e Siviglia, tra allenatori come Emiliano Mondonico, Bortolo Mutti, Giovanni Vavassori, Andrea Mandorlini e Delio Rossi. Eppure il nostro, che zappava anche le caviglie degli attaccanti avversari, 1 match in Nazionale Under 23 sufficiente a fargli vincere i Giochi del Mediterraneo a Bari nel 1997 (con Buffon, Totti e Ventola), storicamente ha un palmarès di tutto rispetto nell’amatissima Atalanta: 124 partite di cui 61 in A (34 da titolare) e 43 in B (29). Senza segnare, ma questo è un dettaglio trascurabile per chi doveva pensare solo alla propria metà campo, se non all’area e basta.

RUSTICO, UNA VITA IN NERAZZURRO. 26 ottobre 1996: 2-2 con la Fiorentina a Bergamo, il giorno in cui la carriera ad alti livelli dell’oriundo mazarese vede ufficialmente la luce. Nella Dea del Mondo, nel finale al posto di Andrea Sottil per marcare Lulù Oliveira. Doppietta di Superpippo Inzaghi, per dire chi c’era in squadra. Tre i rossi in carriera, nemmeno tanti: 6 aprile ’97 con l’Udinese, 3 ottobre ’98 col Napoli e a metà del guardo, 14 marzo ’98, nel poker sulla gobba a San Siro con tre gol segnati dopo la sua doccia anticipata, contro l’Inter di Ronaldo. Con Rustico a zappare meno di un tempo. Ultima apparizione, prima di essere messo sostanzialmente fuori rosa fino alla scadenza del contratto, il 29 maggio 2004, in serie cadetta, 2-0 all’Avellino davanti alla Curva Nord che l’ha sempre amato, nel secondo tempo al posto di Stefano Lorenzi. Tanti auguri.

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

Diciannove presenze con la maglia dell'Atalanta per il difensore, oggi è il suo compleanno: a...
Il trequartista dell'Atalanta compie oggi ventinove anni, è ormai un pilastro della squadra di Gasperini...

Dal Network

Joe Barone non ce l’ha fatta. Dopo il malore che lo ha colpito domenica pomeriggio, si...

Gli USA pronti a ospitare le 32 squadre da tutto il mondo Nell’estate del 2025,...

Diretta tv, streaming e live testuale della partita che può valere la corsa alla qualificazione...

Altre notizie

Calcio Atalanta