Acquistato ufficialmente il 30 dicembre 2020, il nazionale danese dell’Atalanta spegne 24 candeline all’indomani della sfortunata serata di Coppa Italia

24 candeline da spegnere all’indomani della sfortunata finalissima di Coppa Italia con la Juventus. Da backup buono per entrambe le corsie laterali. Lui, Joakim Maehle, mercoledì sera al Mapei Stadium di Reggio Emilia è rimasto in panchina da spettatore non pagante: out Hans Hateboer, di cui fa le veci, c’è stato il cambio tattico con l’ingresso di Josip Ilicic al sapore di 4-2-3-1. Ci sarà tempo e modo per rifarsi, per uno che da carneade, comunque titolare nella Danimarca, in metà stagione ha già totalizzato ben 24 presenze con la nuova maglia dell’Atalanta.

MAEHLE, COMPLEANNO DA ESTERNO. 11 volte su 19 dallo start in campionato, 2 su 2 in Champions League negli ottavi di finale contro il Real Madrid e 3 su 3 proprio nel trofeo della coccarda dall’ottavo col Cagliari alla semifinale di andata di Napoli passando per il quarto con la Lazio. Nato il 20 maggio 1997 a Østervrå, l’esterno strappato al Genk come ai tempi il pari ruolo belga Timothy Castagne e successivamente Ruslan Malinovskyi, di cui è stato ovviamente compagno di squadra, il guerriero dal connubio irresistibile fisico & rapidità nelle due fasi ci ha saputo mettere finora anche due assist, a Robin Gosens nel gioco da quinto a quinto a fine febbraio per stendere definitivamente la Sampdoria a Marassi e ad Aleksey Miranchuk il 25 aprile per fare cinquina in casa al Bologna.

MAEHLE, IL BACKUP DI HATEBOER. Promosso quasi subito di grado a causa della lesione al quinto metatarso del piede sinistro rimediata il 23 gennaio scorso dal pari ruolo olandese a San Siro nel trionfo da tris ai danni del Milan allora capolista, a Maehle manca il gol, negatogli per dirne una da Juan Musso dell’Udinese. Ma del resto non ne ha mai segnati tanti: 6 in 130 uscite col Racing, 1 in 27 con l’Aalborg che è stata la sua seconda culla e infine un paio a cranio nella Danimarca senior (8 match) e nell’Under 21 (in 7). Preso dai fiamminghi per rimpiazzare la plusvalenza atalantina Castagne, il suo trasferimento è stato formalizzato il 4 gennaio all’apertura della finestra invernale del calciomercato. Tempo 48 ore ed ecco l’esordio nel tris al Parma all’Epifania subentrando a Gosens dopo 65 minuti. Tanti auguri.