Il laterale mancino dell’Atalanta stuzzica comunque l’avversario, anzi l’intero Paese: “Boom di contagi e 40 mila a Wembley, per fortuna siamo in bolla”
Prima, la provocazione, pardon la critica: “40 mila allo stadio nel Paese col boom di contagi in Europa, per fortuna siamo in bolla”. Quindi, la pretattica delle mani avanti: “So bene che non posso sempre giocare partite come quella contro il Portogallo nel girone”. Infine, la promessa che sa di minaccia: “Avere tutto lo stadio contro di noi, uno stadio come Wembley, è una motivazione in più, perché puoi metterlo a tacere”. Le parole dell’antivigilia della sfida agli ottavi di Euro 2020 della sua Germania ai padroni di casa dell’Inghilterra sono di Robin Gosens.
GOSENS VS INGHILTERRA. “A Wembley non ho mai giocato prima d’ora. Affrontiamo una squadra che ha grande velocità in attacco, caratteristica che dovremo contenere – ha proseguito il laterale mancino dell’Atalanta -. Sono già concentrato sulla partita, sapendo che non potrò sempre farne una come contro il Portogallo (il gol del 4-1, di testa, su cross di Kimmich, dopo l’autogol provocato di Ruben Dias e l’assist del 3-1 ad Havertz, NdR): a livello di prestazione dobbiamo ricominciare da lì, non certo dal 2-2 con l’Ungheria”.