Gosens e Maehle hanno parecchi estimatori, ma le loro quotazioni sono altissime. Difficile pensare a una cessione

All’Atalanta sembra proprio che per quanto concerna gli esterni non esistano le mezze misure: o si esplode alla Conti, Spinazzola, Hateboer, Gosens, Maehle, o si finisce dietro la lavagna come Arana, Depaoli, Mojica e via dicendo. Fatta questa premessa, chi esplode e trova anche una costanza di rendimento, si vede osservato da tutti i big club europei, ma vede anche lievitare esponenzialmente il valore del proprio cartellino. Come Gosens e Maehle ad esempio.

INTOCCABILI. Salvo cifre irrifiutabili, sia il tedesco che il danese non si sposteranno da Bergamo. Entrambi hanno ancora un lungo contratto con l’Atalanta e strapparli sarà difficile. Così come appare improbabile che anche Hateboer vada verso altri lidi: anche l’olandese è destinato alla permanenza.

MANCA QUALCUNO. Lottando su tre fronti, tre elementi, seppur di alto livello, sono pochi per pensare di affrontare serenamente una stagione che, si spera, possa essere normale dal punto di vista pandemico. Ruggeri dovrebbe andare a fare esperienza, Mattiello e Zortea non alimentano gli entusiasmi.

I NOMI. Nelle ultime settimane sono circolati diversi nomi. Quello più interessante è quello di Davide Zappacosta: Atalanta e Chelsea hanno ottimi rapporti, il giocatore conosce già bene l’ambiente per esserci cresciuto, garantirebbe affidabilità ed esperienza, sarebbe ottimo per la compilazione delle liste Uefa, ma c’è il nodo ingaggio, in quanto l’esterno dei Blues percepisce molto più di Gosens, Maehle e Hateboer e su di lui ci sono anche altri club. Poi è stato accostato Lirola, che però dovrebbe essere riscattato dall’Olimpique Marsiglia, oltre alle solite “sartorate” dall’estero. Così come potrebbe essere rivalutato Reca. Vedremo.