
Si conclude con una beffa alla lotteria dei rigori la Copa America della Colombia del duo atalantino Muriel-Zapata, decisamente in tono minore
Non può sempre andare bene come nel quarto con l’Uruguay, col centravanti dei nostri a indicare la via dagli 11 metri quando la palla scotta. La lotteria dei rigori arride all’Italia a Euro 2020 ma non alla Colombia del duo atalantino Duvan Zapata-Luis Muriel in Copa America. Ora per gli attaccanti nerazzurri, fermatisi (4-3 dal dischetto; 1-1; niente supplementari) nella manifestazione sudamericana di fronte a un Cristian Romero in tribuna e al nuovo compagno Juan Musso in panchina, le canoniche tre settimane di vacanze dovute e obbligate prima di aggregarsi ai compagni in ritiro a Zingonia (dal prossimo 12 luglio). In pratica la partita, 1-1 ai regolamentari, è stata risolta dal titolare tra i pali della Selecciòn dell’ex bergamasco Lionel Scaloni, Emiliano Martinez.
COLOMBIA, ZAPATA DENTRO… MA FUORI. Accoppiato davanti a Rafael Borré a dal secondo tempo a Cardona, a differenza di un Ronaldito rimasto sempre a guardare seduto fra le riserve, il Toro di Cali s’è ridotto a qualche sporadica sgroppata, un tiro deviato in corner e un altro paio stoppati dalla difesa dell’Argentina, in finale sabato 10 col Brasile a Rio (2 di domenica mattina sul fuso italiano; qui si giocava a Brasilia alle 3…), prima di uscire al 16′ della ripresa a favore di Miguel Borja. Al 6′ Lo Celso-Messi e scarico per Lautaro: Albiceleste avanti.
COLOMBIA, SI TORNA A CASA. All’8 Martinez inaugura la seratona negando il pari a Cuadrado a rimorchio di Luis Diaz, prima di essere travolto proprio da Duvan sul filtrante del panita juventino. Tra 37′ e 38′, in successione rapidissima, il palo di Barrios da fuori con Lo Celso a deviare la traiettoria e la zuccata di Mina sulla traversa accarezzata dal corner susseguente;
alle soglie dell’intervallo, pardon della cinquina secca di recupero, Gonzalez corregge in schiacciata l’angolo della Pulga trovando la risposta miracolosa di Ospina. Al rientro dal tunnel, destro e sinistro murati di Zapata (8′), l’1-1 di Luis Diaz a cronometro raddoppiato battendo in velocità Pezzella, il clamoroso errore dell’interista (28′), lanciato in contropiede da Di Maria con Ospina fuori dai pali e respinta di Barrios a gambe distese, e infine il palo pieno di Messi, servito dalla controsterzata del Fideo. La sequenza dei rigori: Cuadrado (C) gol, Messi (A) gol, D. Sanchez (C) parato, De Paul (A) alto, Mina (C) parato, Paredes (A) gol, Borja (C) gol, Lautaro (A) gol, Cardona (C) parato.
