Otto casi nello Spezia e uno nella Lazio: tutto sommato l’Atalanta ha fatto bene a optare per il fortino di Zingonia al riparo da focolai
I ritiri e il Coronavirus, storia breve e davvero triste di un protocollo ormai diventato castrante con tutte le varianti al copione di una pandemia fuori controllo a dispetto delle massicce campagne vaccinali. Perché se alla Lazio è bastato isolare il Primavera aggregato, lo Spezia è praticamente al terzo giorno di sospensione totale delle attività. Nelle località di soggiorno estivo in montagna, rispettivamente ad Auronzo di Cadore e a Prato allo Stelvio, al netto che un positivo non necessariamente contagia gli altri e soprattutto magari sta meglio di un negativo, se non è strage di infetti poco ci manca. Nonostante gli ovvi mugugni di tifosi e giornalisti, tirando le somme, l’Atalanta ha optato per la soluzione più intelligente di tutto il lotto della serie A: chiudersi nel fortino della sede, a Zingonia, evitando Clusone che è hub vaccinale e pure un improbabile ritorno a Rovetta del resto poco gradito da autorità e operatori economici locali per via del turismo mordi e fuggi, mentre il Pisa ha trascinato con sé vacanzieri da qualche giorno alla settimana o più.
CORONAVIRUS E RITIRI: MEGLIO ZINGONIA. Il club nerazzurro non s’è discostato dalla prassi prevista dalle misure anti Covid-19 seguite a decorrere dalla ripresa post prima ondata tra primavera ed estate del 2020. Ovvero percorsi obbligati per i giocatori e lo staff della prima squadra, meglio controllabili tra un tampone e l’altro, e soprattutto separazione netta con l’esterno. Non una vera e propria bolla, dato che bene o male nessuno sta pernottando al Centro Sportivo Bortolotti, ma risorse tecniche e umane in genere a tiro di staff medico e dei relativi controlli, ebbene sì.
IL MODELLO ATALANTA. Con le restrizioni e gli obblighi attuali, inutile girarci intorno, il positivo al Coronavirus è ancora considerato alla stregua di un untore che appena fuori dal centro sportivo ammazza le nonnine e dal di dentro rischia di contagiare i compagni con la classica assenza di sintomi che rende l’epidemia made in Italy una sorta di conta farsesca e senza requie di gente senza veri problemi di salute. Ma tant’è, finché sarà così, il covidizzato sarà considerato uno da mettere all’indice. E allora, ci si chiede, perché spostarsi anche di centinaia di chilometri e venire a contatto con chiunque e con la qualunque col rischio di non riuscire ad allenarsi per giorni interi? Brava Atalanta, ancora una volta hai da insegnare agli altri.
sostanzialmente condivido tutto quanto scritto
Un articolo con una serie di passaggi che dovrebbero fare vergognare chonlo ha scritti.
Il Covid è mortale e fare stupida ironia sulle misure di protezione e di isolamento dei positivi è un insulto ai morti.
Scrivere poi che un positivo sta meglio di un negativo… Venga il signore a fare un giro in terapia intensiva.
Brava Dea, pessimo il giornalista.
Sei pessimo tu che vedi solo quello che vuoi,lo scorso anno senza vax non cera niente
In Italia mi pare che gli ospedalizzati con Covid (non è detto che ne abbiano i sintomi) siano attualmente poco più del 2 per cento del totale. L’equazione positivo=malato è una colossale impostura, ormai dovrebbero essersene accorti anche i piccoli cialtroni di provincia, quelli abituati a buttare volgarmente i morti addosso ai vivi per negare loro il diritto di vivere. In uno stato di diritto si curano i malati, non si perseguitano i sani. Che il Covid in sé sia mortale è totalmente falso nella stragrande maggioranza dei casi. La “stupida ironia” non esiste, è solo figlia della malafede di… Leggi il resto »
Grande fornoni,e sopratutto no AL GREEN PASS,fanno tanti i santi e poi fanno discriminazione,voglio ricordare che il vax non è obbligatorio sveglioni
Ah se è per quello io ce l’ho. Infatti serve a tanto che non mi fanno entrare nella semi-bolla di Zingonia, come chiunque altro. Cosa che farà andare il buon Andrea, capace di dire che insulto i morti, in brodo di giuggiole.
Scusa, forse ti sfugge il problema principale del coronavirus che è l’altissima contagiosità anche in soggetti apparentemente asintomatici, questo significa che anche un solo caso puo’ infettare moltissime persone se non isolato in tempo , ed anche se è vero che l’indice di mortalità non è , fortunatamente, altissimo , non è neanche propriamente basso e se troppa gente si infetta (decine di migliaia al giorno) i numeri dei morti e di chi ha bisogno di cure sale vertiginosamente
Non mi sfugge niente. Nemmeno il fatto che gli asintomatici siano la regola e i sintomatici l’eccezione. Non si può continuare a vita con conteggi privi di significato.
Che volpone non ti sfugge nulla proprio …
tipo che anche se fossero 50 morti al giorno (previsione al ribasso su 50000 contagi al giorno ) sono 18000 morti in un anno …
Specchio riflesso come all’asilo’ lei scrive. Il suo livello è quello in effetti.
Ah, prima di parlare di Costituzione, la legga.
Addio.
Addio caro scienziato dell’insulto sistematico, non mi mancherai.
Specchio riflesso come all’asilo’ lei scrive. Il suo livello è quello in effetti.
Ah, prima di parlare di Costituzione, la legga.
Addio.
le terapie intensive a bg sono vuote