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Scopriamo Pezzella: fisico, buon cross e l’esplosione di Parma

Mancino di piede, ha sempre giocato in Serie A nel corso della sua carriera

Accolto con scetticismo da qualcuno e con ottimismo da altri, Giuseppe Pezzella è a Bergamo da qualche ora, pronto a tuffarsi pienamente in un’avventura che può consentirgli di effettuare un grossissimo salto di qualità. L’esterno napoletano classe ’97, arrivato dal Parma in prestito con diritto di riscatto, formula molto cara all’area sportiva nerazzurra, potrà infatti misurarsi in una realtà ormai nota in tutta Europa. Gli spazi, probabilmente, non saranno ampissimi per lui, considerando la titolarità di Gosens e la capacità di Maehle, forte di un grande Europeo disputato, di agire su ambo le corsie. Tutto questo, però, vale solo sulla carta: Gasperini ha dimostrato di saper valorizzare al meglio calciatori non così conosciuti al momento del proprio arrivo in nerazzurro.

IN A DA SEMPRE – Lanciato dal Palermo poco dopo aver compiuto 18 anni, Pezzella era stato acquistato un paio di anni prima dal Monteruscello, scuola calcio impiantata in un grande quartiere di Pozzuoli. Il Napoli lo scartò dopo un provino, e ora, visto lo sviluppo della carriera avuta dal ragazzo, probabilmente si starà un minimo mangiando le mani. Dopo l’esordio ha sempre trovato soluzioni in Serie A, senza dover scendere nelle cosiddette categorie inferiori a fare esperienza, visto che dopo la retrocessione dei rosanero fu l’Udinese a scommettere su di lui, investendo circa 4,5 milioni di euro. In bianconero non riuscì mai a imporsi come titolare, così come anche nei sei mesi trascorsi al Genoa da gennaio a giugno 2019.

La svolta è stata a Parma: 22 gettoni il primo anno, 24 nell’ultima stagione. E sarebbero stati di più se qualche problema fisico non l’avesse costretto ai box durante l’inverno. Giuseppe è parso uno dei pochi calciatori usciti indenni dal disastro-retrocessione che ha visto coinvolti i ducali, ora costretti a almeno un anno di Purgatorio. Un aspetto notato anche dagli addetti ai lavori, visto che più di un club lo stava monitorando in ottica Serie A. A spuntarla è stata l’Atalanta, che ora spera possa avere da lui un contributo superiore a quello apportato alla causa dal trio Depaoli-Mojica-Piccini un anno fa.

CARATTERISTICHE TECNICHE – Calciatore molto strutturato fisicamente e atleticamente davvero potente, risulta in tal senso ideale per un compito da “quinto” o “quarto” a sinistra con alle spalle una difesa a tre. Apparso tecnicamente un po’ limitato nei suoi primi approcci alla Serie A, ha dimostrato nel tempo di compiere buoni miglioramenti sotto questo aspetto, soprattutto nella precisione e pericolosità dei suoi traversoni. Per essere mancino di piede mostra, a differenza di molti altri “colleghi di piede preferito”, una buona attitudine anche all’uso del destro. Ha margini di miglioramento in termini di variabilità della propria azione, visto che sempre prediligere spesso la ricerca del fondo rispetto a un dialogo con i centrocampisti e il resto dei compagni nelle zolle più interne del campo.

NAZIONALI – Ha all’attivo numerose presenze con le selezioni giovanili azzurre, con cui ha disputato anche un Mondiale Under 20 (2017, bronzo) e un Europeo Under 21.

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