La presentatrice debutta come regista nella pellicola sulla nascita dell’ospedale Covid presso la Fiera di Bergamo: “Il lavoro di Alpini e ultras dell’Atalanta è stato fondamentale”
La costruzione a tempi di record dell’ospedale Covid presso la Fiera di Bergamo è diventata un film dal titolo “Le 7 giornate di Bergamo” che verrà proiettato fuori concorso della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. La pellicola segna il debutto come regista di Simona Ventura che ha voluto sottolineare come l’opera sia stata possibili grazie all’impegno profuso da tutte le parti in causa, tra cui i tifosi dell’Atalanta: “Abbiamo voluto raccontare una storia molto bella, che va oltre la pandemia. È una storia di speranza; quella di uscire da questa situazione anche attraverso il miracolo di un ospedale costruito in sette giorni, grazie soprattutto all’unione di parti della società che fino ad allora erano lontane tra loro, anche culturalmente – ha detto a L’Eco di Bergamo -. Gli alpini hanno il diritto di essere ricordati per quello che sono stati capaci di fare, come i tifosi dell’Atalanta che sono stati meravigliosi: sono stata anche io un’ultras del Torino; storicamente le due tifoserie sono nemiche, ma in questo caso è uscito lo spirito comune da ultras, che ci ha unito“.