A Palazzo Chigi il dossier lungo 22 pagine con le misure richieste dalla governance del calcio per ripartire senza fallire
“Non abbiamo chiesto ristori, ma il riconoscimento dell’importanza socio-economica attraverso misure urgenti per impedire che la crisi del calcio professionistico obblighi i club a chiudere”. Il grido dall’allarme di Gabriele Gravina, presidente della FIGC, fa da contorno al dossier di 22 pagine inviato stamani alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ai rappresentanti dei Dicasteri di Economia e Finanze, Salute e Sviluppo Economico e al Sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali.
CALCIO: 22 PAGINE PER UN BIVIO. “Siamo ad un bivio e dobbiamo agire con celerità per far fronte alla crisi indotta dal Covid-19″, l’appello del vertice federale, che ha confezionato il documento da sottoporre in primis al presidente del consiglio Mario Draghi d’accordo col presidente della Lega di Serie A Paolo Dal Pino. Le misure richieste nelle pieghe delle pagine? L’apertura al 100% degli stadi per i possessori di Green Pass o l’adozione delle “sedute alternate a scacchiera” per un riempimento effettivo della metà della capienza, previsto attualmente per gli impianti all’aperto.
CALCIO: SUMMIT IL 4 AGOSTO PER NON CHIUDERE. Il 4 agosto la Sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali riceverà i capi del calcio (Gravina), del basket (FIP, Gianni Petrucci) e della pallavolo (FIPAV, Giuseppe Manfredi). Nei palazzetti al chiuso la capienza è ridotta al 25%. La FIGC vuole fare da caposcuola reclamando sgravi fiscali sui contratti dei professionisti, il “fondo salva calcio” attraverso la destinazione sino al 30 giugno 2023 della quota dell’1% sul totale della raccolta da scommesse relative a eventi sportivi di ogni genere, l’eliminazione dei vincoli previsti dal Decreto Dignità con la reintroduzione della possibilità di siglare accordi di sponsorizzazione tra i club e le società appartenenti al settore dei giochi e delle scommesse, lo snellimento dei vincoli procedurali della Legge Melandri e il supporto per investimenti nella realizzazione, nello sviluppo e nell’ammodernamento dell’impiantistica sportiva.
IL CALCIO AL GOVERNO: AIUTI PER NON CHIUDERE. Nelle 22 pagine, onde impedire al pallone di chiudere i battenti, “si propone la concessione di garanzie e/o finanziamenti statali in relazione ad un ammontare di debito pari a 500 milioni di Euro da ripartirsi tra Serie A (360 milioni), Serie B (90 milioni), Lega Pro (60 milioni). L’utilizzo di tali somme sarà unicamente destinato allo sviluppo di un sistema sostenibile”.
Ma se lo stesso Draghi alla conferenza stampa ha preteso il tampone su tutti i giornalisti presenti oltre che
certezza che tutti i giornalisti fossero vacccinati!!!come farà’ ad autorizzare la capienza al 100%? Non esiste.