Tra morti ammazzati e caduti sul lavoro, tra cantieri aperti tutti insieme e improbabili barriere davanti ai monumenti, Bergamo ha solo l’Atalanta come paravento
“Al sindaco, dopo che in giro per l’Europa e per il mondo ho avuto modo di apprendere che è l’Atalanta a far conoscere Bergamo, ho chiesto i diritti d’autore”. La famosa battuta del presidente Antonio Percassi, ormai vecchia di qualche annetto, ha tolto il velo all’ovvio, ovvero alla funzione del club nerazzurro come immagine di marca della città, ancor più della Cappella Colleoni, del prode Bartolomeo stesso, dell’Accademia Carrara e delle Mura Venete. Ormai lo sanno anche i muri, appunto: le due entità sono inscindibili. Il bello che chiama il bello, diranno i più.
ATALANTA, IL PARAVENTO DI BERGAMO. Non c’è alcun dubbio nemmeno sull’osservazione consequenziale: la Dea riassume le qualità migliori della sua terra, come la capacità di lavorare a testa bassa, un certo innegabile pragmatismo volto all’utile e ai risultati ma mai scisso da valori come il rispetto e l’attaccamento quasi viscerale alla causa comune. Grattando sotto la crosta del panegirico auto-indotto, però, c’è un universo opposto tendente a riemergere come la feccia che risale il pozzo. Quello, per cominciare, di una città economicamente sul chi vive, tanto che all’inseguimento della massima redditività e produttività possibili ancora oggi, secolo ventunesimo, ci si lascia le penne.
LA BERGAMO INCIVILE: L’ATALANTA NON BASTA. C’è da chiedersi fino a quando, e in assenza di quali rimedi al male assoluto, la massima espressione sportiva del territorio sarà costretta a mettere il cappello, fungendovi da fin troppo comodo paravento, a ovvietà quotidiane che rischiano pure di essere accettate come effetti collaterali delle trasformazioni in atto e di chissà quale progresso. Tra la fine della scorsa settimana e l’inizio della presente, è stata una Bergamo cui l’estetica e le emozioni del pallone non ha potuto mettere il belletto. Perché questi sono giorni di morti ammazzati e sul lavoro, di cantieri aperti all’unisono e tanto eterni da costringere residenti, ospiti e turisti a gimkane impossibili, e dulcis in fundo di ringhiere bianche appiccicate sul dorso stradale fronte Porta San Giacomo, uno dei quattro accessi a Bergamo Alta della Bergamo veneziana, presidio fondamentale del Dominio da Terra della Serenissima.
BERGAMO E L’ATALANTA: LO SPECCHIO DI NARCISO. Il Leone di San Marco impresso sulle vestigia della storia cittadina, oggi come oggi, ha gli artigli spuntati. E l’Atalanta non può essere una rete infinita di protezione da cantiere se quelle preposte allo scopo hanno i buchi. Nessuno Josip Ilicic potrà mai cancellare il degrado di chi è abituato a specchiarsi narcisisticamente negandosi la discarica di problemi di una società innegabilmente malata. Il calcio non è la cura per alcunché.
Ella Madonna..
BERGAMO FOR EVER… LA DEA NON SI DISCUTE SI AMA
gradirei leggere l’estensore dell’articolo. se ovviamente ha il coraggio……..
Questi articoli sono frutto di una cultura populista e cialtrona pompata ad arte da una parte politica che purtroppo sta prendendo piede nel nostro paese. Vi ricordate quanto noi bergamaschi, sindaco in testa, ci siamo spesi per arginare l’epidemia. Questo giornalista andrebbe espulso dall’ordine per la sua volgarità.
Ma va a caga
A me sembra che sia un brutto modo di fare clickbait. Se poi non abbiamo compreso il senso dell’articolo, è l’autore che si deve chiedere il perchè. Il bravo giornalista è quello che si fa capire da tutti
Brutto articolo,… Non vado oltre, meglio quando leggo notizie di mercato assurde, almeno mi diverto
Ho passato un po’ di tempo a Bergamo per lavoro.Una fogna. Mi rammarica solo che non ci sono più bergamaschi.
Articolo crudo e veritiero, senza giri di parole! E nonostante ciò leggerlo mi ha alleggerita e miseramente consolata. Vivendo fuori Bergamo per lavoro, ho avuto occasione un paio di settimane fa di fare ritorno per salutare la famiglia. Non ero ancora arrivata in zona stazione che già percepivo il degrado. Ho visto una Bergamo triste, vuota e pericolosa. Negozi chiusi e brutte facce ovunque. Mia mamma mi ha infatti confermato che si ha paura a muoversi in pieno centro anche all’ora di pranzo… boh, vedere Bergamo così mi ha reso davvero triste. E ancora peggio è vedere commenti di tanti… Leggi il resto »
A me Bergamo pare una splendida città, così come la squadra che la rappresenta. E i morti sul lavoro cosa dovrebbero centrare? E i cantieri se non ad Agosto quando? Articolo imbarazzante!!!
Non fatevi le pere prima di scrivere articoli se no escono ste cose
Ma che articolo e’ poi ? 🤦🏼♀️
Un grande articolo che arriva dritto in faccia all’ipocrisia bergamasca, abituata alle carezze del Clero e all’occhiolino dei signori del cemento.
Come sempre la verità sta nel mezzo, di sicuro il giornalista ha centrato il suo obbiettivo, con tutte quelle risposte
Mai letto un articolo piú qualunquista e strumentale di questo. Fossi il giornalista mi vergognerei. Parte dall’Atalanta per mettere assieme, in un unico calderone, un omicidio in città, un morto sul lavoro in provincia e le ringhiere bianche al cantiere di Porta San Giacomo: un delirio senza senso il cui unico scopo é evidentemente quello di agitare le acque e gettar fango su una città bellissima. Tra l’altro basta aver fatto un giro in centro in questi mesi per apprezzare come la città sia sempre piú vitale e meta di un turismo internazionale in crescita, coi visitatori centro e nord-europei… Leggi il resto »
Ma va a lavuré va…..ciapa rat
MA LASCI PERDERE LA POLITICA CHE GIA’ CON IL CALCIO FA’ FATICA
Infatti….probabilmente i cantieri ostacoleranno l’ingresso al suo bell’appartamento in centro…
Fa davvero tanta tristezza e rabbia leggere queste cose senza fondamento su Bergamo. Chi ha scritto l’articolo probabilmente non ha conoscenza di come si viva non solo in stati come la Corea del Nord e lo Yemen, ma anche in alcuni quartieri d’Italia dove è persino impossibile respirare, oltre che lavorare liberamente
Sicuramente il fatto che sia cresciuto dove ha dichiarato non lo ha aiutato ad amare la propria città ,ora sembra si voglia sfogare scrivendo queste cattiverie.
Forse per il giornalista ieri è stata una giornata difficile…non trovo altra spiegazione per giustificare l’articolo! Sembra la descrizione di Panem e degli Hunger games…
Non concordo con il giornalista… Superficiale e un po’ troppo aitolesionista
Da paroloni come “panegirico” a similitudini volgari come “la feccia che risale il pozzo”, per cui più nella stessa frase. Eccolo qui il superpotere del giornalista, cercare di abbindolare con paroloni per abbellire un concetto misero. Ma che articolo becero è mai questo?? Un Bergamasco non può pensarla davvero così!! Manco vivessimo a Scampia.
Voglio assolutamente conoscere il pusher dell’autore di sta monnezza.
Concordo pienamente.
Che tristezza mi fa questo sig. Fornoni…
Articolo prolisso.
È vero siamo in una società profondamente degradata ……fino a che si ha la possibilità di scrivere certi articoli #riflessione
Bergamo non è conosciuta nel mondo solo per l’atalanta. Basta con questa mentalità provinciale.
Che c’entra con calcioAtalanta?? Articolaccio
Un giornalismo che non rispecchia la realtà è solo spazzatura
Perché nell’articolo il ” giornalaio” non menziona le migliorie ” concrete” da apportare e addirittura ( qualora servisse) togliere tutto ciò che ci rende incivili, imbruttiti e soprattutto” pericolosi” ??????
Sto fornoni qua è bravissimo a fare il ganassa quando si discute di Vax e no Vax, poi per il resto deve portare la pagnotta a casa e il mettersi a novanta su ste cose è nel contratto
Un articolo, ad essere buoni, completamente folle.
Non ho idea di chi sia l’autore, ma appare molto frustrato ( e frustrante). Mi permetto di suggerire qualche giorno di vacanza. ( Magari in qualsiasi altra città, così approfitta per farsi un idea)
Ma questo è del mestiere?😡😡😡😡
Articolo penoso e pietoso La solita categoria di pennivendoli ( braccia strappate all’agricoltura)
Io Amo la mia Bergamo e ne sono Orgoglioso forza Atalanta sempre
Il giornalista leggendo i commenti è sprofondato 🤣🤣🤣
vai a cagare nelle ortiche imbecille
mirabile sintesi. Ineccepibile, pur tuttavia i concetti espressi risulteranno incomprensibili ai molti che preferiscono girare con il paraocchi. Chi inconsapevole e chi in malafede.
Probabilmente questo vive nel paese dei balocchi, provi a girare da nord a sud e vedrà che c’è molto peggio di Bergamo in giro.
Giornalista terrorista !
Bergamo incivile? non mi sembra che a bergamo ci siano piu morti ammazzati e caduti sul lavoro rispetto alle altre province italiane…anzi. che poi il giornalista si lamenta perchè ad agosto ci siano molti cantieri è paradossale. lui li vorrebbe aperti quando i bergamaschi non sono in vacanza? o vorrebbe tenersi le buche sulle strade? mah
In mano alla sinistra detto tutto
Un’altra occasione persa per starvene zitti!
Non capisco il fatto dire che l’ Atalanta è il paravento di BG….BG è una città che ha o può avere gli stessi problemi di altre città..per uno come me che ha vissuto una vita a Mi, Bergamo me la tengo stretta
Chi non è atalantino si attacca ….ma che articolo!!!!!……
Solito giornalista terroristw
e PARLIAMONE BENE della nostra BERGAMO e dei suoi abitanti
sempre a spargere critiche che non servono
invece di esaltarne le qualità
BELLISSIMA BERGAMO❤️