Gran colpo del presidente Ibba che ha contattato Cavasin grazie ad un amico in comune. Obiettivo salire subito in Promozione
Giocatore e allenatore anche in Serie A. Classe 1956, Alberto Cavasin, si rimette in gioco dopo 3 anni e lo fa in Sardegna. Addirittura in Prima Categoria. A convincerlo il progetto presentato (grazie al contatto con un amico in comune) il presidente del Bari Sardo Calcio, Roberto Ibba espertissimo uomo di sport e una lunga carriera da dirigente. Il mister sarà dunque il trevigiano classe 1956, premiato con la Panchina d’oro nel 1999-2000, quando, alla guida del Lecce ottenne la salvezza in Serie A con Chimenti in porta e il bomber Lucarelli (15 gol) in attacco. Da giocatore è stato difensore nel massimo campionato, con le maglie di Atalanta, Catanzaro, Bari e Cesena. Chiuse la carriera al Padova in Serie B, nell’anno dei mondiali di Italia 90 per iniziare la carriera nelle giovanili dei biancoscudati avendo in organico l’allora 14enne Alessandro Del Piero.
L’ultima volta in panchina lo ha visto guidare il Santarcangelo, in Serie C, da inizio dicembre 2017 a fine marzo 2018. Ora l’avventura in Sardegna negli insidiosi campionati dilettantistici, partendo dalla Prima Categoria Girone C (quello ogliastrino-nuorese) ma per scalare subito la categoria. Sabato prossimo il Bari Sardo Calcio lo presenterà ufficialmente alla stampa.
LE PAROLE DI CAVASIN. “Ho una grande voglia di rientrare e di mettere il mio entusiasmo e le mie capacità al servizio della squadra e della società – afferma il tecnico al quotidiano regionale l’Unione Sarda – Dopo anni in cui sono stato fermo e ho avuto modo di riflettere su tanti aspetti della mia vita, ora è arrivata questa proposta del Bari Sardo nata quasi per caso grazie ad un amico in comune con il presidente. Dopo attente riflessioni ho deciso di accettare la offerta e di lanciarmi in questa nuova sfida. Sono carico più che mai e non vedo l’ora di iniziare e di confrontarmi con questa nuova realtà in una terra, la Sardegna, dove non ho mai allenato ma che amo profondamente per la sua bellezza e la genuinità della sua gente”.
Ignazio Caddeo su CalcioCasteddu.it
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