Il giornalista che segue da vicino la squadra allenata da Mihajlovic ci descrive il momento che sta vivendo attualmente il Bologna
Sabato sarà il giorno di Atalanta-Bologna (0re 18.30 al Gewiss Stadium) e con Marco Vigarani del Corriere di Bologna, che segue da vicino le vicende dei felsinei, ci racconta che aria tira alla corte di Mihajlovic.
Vigarani, Bologna molto brillante in avanti, un po’ meno dietro. Giusta analisi?
“Il Bologna continua ad essere una squadra spavalda e offensiva ma con gravi lacune nella fase difensiva. L’arrivo di Arnautovic sembra aver dato opzioni in più all’attacco ma in difesa il mercato non ha portato altrettanta solidità. Il risultato si è visto contro Ternana e Salernitana: un Bologna capace di trovare spesso la via della porta avversaria ma anche di subire gol da chiunque”.
Atalanta invece che ha zoppicato un po’ a Torino.
“Credo che l’Atalanta possa inevitabilmente pagare l’estate di lavoro extra di tanti protagonisti con le rispettive Nazionali. La stagione nerazzurra in ritiro è iniziata con appena una decina di effettivi e quindi servirà tempo per avere un livello atletico omogeneo che permetterà di rivedere il miglior gioco di Gasperini”.
Che partita si aspetta? Come sta fisicamente il Bologna?
“Mi viene da pensare ad una sfida intensa ma tatticamente non eccezionale. Una partita che possa vivere di fiammate, con occasioni e gol per entrambe le formazioni in cui possa avere la meglio la formazione con l’amalgama più consolidato. Il Bologna dovrà fare i conti con le squalifiche di due perni come Schouten e Soriano oltre alle condizioni precarie di Hickey e Barrow a sinistra: non è sicuramente nel suo miglior momento”.
Quale può essere la possibile formazione?
“Davanti a Skorupski una linea a quattro con De Silvestri, Bonifazi, Soumaoro e Hickey poi in mediana la coppia Dominguez-Svanberg alle spalle di Orsolini, Vignato e Barrow con Arnautovic come terminale offensivo”.
Atalanta società scorretta (vedi scippo Zappacosta)
va bene come a Torino………….uguale uguale uguale
Beh che dire speriamo che sia veramente così (pensiero che avevo già in testa)