Tutte le regole anti-Covid dei Paesi delle avversarie dell’Atalanta in Champions: ecco il vademecum per le trasferte continentali
Paese che vai, usanze che trovi. Anche e soprattutto in tema di regole anti-Covid, alle soglie della terza o quarta ondata e di chissà quale variante-killer. L’Eco di Bergamo di oggi offre un prontuario di avvertenze a uso delle trasferte di Champions League per i tifosi dell’Atalanta che avranno sufficienti fede e coraggio per affrontarle. Salvo ulteriori restrizioni, beninteso…
ANTI-COVID: LA SVIZZERA. Lo Young Boys gioca a Berna, al “Wankdorf”, che sarà disponibile con tutti i suoi 32 mila posti a sedere perché in Svizzera la capienza degli stadi non è soggetta a limitazioni. Libero pure l’ingresso dai confini: non è richiesta alcuna documentazione sanitaria.
VILLARREAL: LE AVVERTENZE. Vila-real è un’ora di auto da Valencia e per essere raggiunta, come in tutta la Spagna, necessita della compilazione del modulo elettronico chiamato “Spain Travel Health”. Qui però serve il Green Pass o altro per dimostrare la propria negatività: ciclo vaccinale completo da almeno 14 giorni, o tampone negativo (da 72 ore per il molecolare, 48 per l’antigenico), o guarigione dal Covid al massimo da 6 mesi. ppure essere guariti dal Covid al massimo da 6 mesi. L’Estadio de la Ceramica ha un tetto massimo del 40 per cento della capienza: 9.400 posti.
AVVERTENZE COVID PER MANCHESTER. Infine, per Manchester sponda United, le regole anti-Covid più severe di tutte, quelle del Regno Unito. Chi ha fatto i due vaccini ha bisogno anche di un tampone nei tre giorni precedenti la partenza e di uno di monitoraggio entro il secondo giorno dall’arrivo, più la compilazione del “Passenger Locator Form”. C’è la quarantena di 10 giorni per chi non ha completato l’immunizzazione carte alla mano, con tampone di controllo al secondo e all’ottavo giorno. Al rientro in Italia fin qui vige l’isolamento di cinque giorni con tampone finale. L’Old Trafford, però, vuoi mettere, è al 100 per cento coi suoi 75 mila magnifici posti a sedere in un santuario del pallone tra i più suggestivi.