L’attaccante colombiano tra i pochi nerazzurri a Zingonia alla ripresa, ma se ne attende l’esito diagnostico per la lesione: la verità su Muriel
Luis Muriel, ovvero quando il giorno della ripresa del lavoro a ranghi ridotti a Zingonia coincide col giorno della verità. Tra i pochissimi effettivi dell’Atalanta non in giro per l’Europa se non il mondo, contati in numero di 16, l’attaccante colombiano attende la verità circa l’entità della lesione al retto femorale destro che gli ha impedito di rispondere alla convocazione del ct cafetero Reinaldo Rueda.
MURIEL, FIATO SOSPESO. Il rientro in sede di quel che resta del gruppo di Gian Piero Gasperini dalla due giorni di riposo ordinata dopo gli occhiali casalinghi col Bologna, oggi pomeriggio, riveste un significato particolare anche per il connazionale Duvan Zapata. Il centravanti rimasto fuori fin dall’inizio dalla lista della patria bandiera a causa del trauma contusivo-distorsivo al ginocchio destro che rinvierà forse fino alla terza giornata contro la Fiorentina, al ritorno dalla pausa per le Nazionali, l’inizio effettivo della sua stagione agonistica. Stesso discorso, appunto, per Muriel: quale la prognosi?
ZINGONIA: MURIEL E GLI ALTRI. Tempi decisamente più lunghi, come sottende stamani L’Eco di Bergamo, per Hans Hateboer, operato martedì scorso nei Paesi Bassi al quinto metatarso del piede sinistro per ridurre o ricomporre la microfrattura ossea. Tre mesi il possibile stop, ma serve il responso della visita di controllo presso i sanitari del suo Paese. Verità per tre, dunque, anche se per i viola rischiano in due a far tanto.