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Gasperini e le false partenze. Dov’eravamo gli anni scorsi alla settima giornata?

gasperini atalanta

L’Atalanta, alla ricerca di nuovi equilibri, s’interroga sul prossimo futuro. Ma la risposta sembra venire dalle false partenze del passato

I mal di pancia dei tifosi dell’Atalanta in prossimità della seconda pausa per le Nazionali, quasi che il giocattolo sia ormai da dichiarare definitivamente e irrimediabilmente rotto, un po’ fanno sorridere. Perché è assurdo che l’ambiente sia in subbuglio per qualche errore individuale in campo, qualcuno contestato anche alla panchina e infine l’altalena di rendimento in campionato. Sono proprio da buttare 11 punti in 7 giornate, senza vincere per centimetri di palla fuori in casa dell’Inter campione d’Italia uscente e perdendo in casa col Milan, oltretutto con la conquista della vetta del girone di Champions League a metà del guado? Sarà vero che la squadra è ancora alla ricerca di nuovi equilibri, ma forse la risposta ai cento interrogativi e ai mille dubbi sta nelle false partenze nel Dna di Gian Piero Gasperini.

GASPERINI E LE FALSE PARTENZE. All’alba della sua avventura bergamasca, il profeta finito improvvisamente sul banco degli accusati alla settima di serie A aveva 2 lunghezze in meno di oggi. La differenza sta tutta nella depressione odierna, ma non è che il vento il poppa per la zampata di Andrea Petagna per mette sotto il Napoli quel 2 ottobre del 2016 non fosse stato preceduto da una vera e propria bufera. Perché due turni prima i punti erano appena 3, con 4 ko su 5 partite disputate, e il 21 settembre il golletto di Nestorosvki del Palermo sembrava aver condannato il Gasp all’esonero. Fortuna che l’avvocato d’ufficio era Antonio Percassi, solo lui, quello che l’aveva scelto, visto che Giovanni Sartori era d’accordo con Rolando Maran per rifare il Chievo in riva al Morla. Ma il terminale Alberto Paloschi, l’usufruttuario del rombo del mister tridentino, qui non s’ambientò mai. Un colpetto col tris sporco al Crotone 4 giorni più tardi a Pescara e i cattivi pensieri in soffitta. Quell’annata, iniziata così male al netto del 3-0 alla Cremonese all’antivigilia di Ferragosto in Coppa Italia, ovvero 3-4 dalla Lazio, ko per 2-1 sul campo della Samp, 2-1 al Torino, sconfitta per 3-0 a Cagliari, si sarebbe conclusa col quarto posto a 72 (62 segnati, 41 subiti; in tutto, 70-44 in 41 partite) rivedendo i palcoscenici continentali dopo più d’un quarto di secolo.

GASPERINI ALLA SETTIMA. Certi risultati di prestigio ottenuti in fretta, poi, lasciano il tempo che trovano. Vedi il 2-2 casalingo in rimonta (Bernardeschi, Higuain, Caldara e Cristante) con la Juventus alla settima del 2017-2018, a ruota di score non entusiasmanti: 0-1 dalla Roma, 3-1 a Napoli, primo successo il 2-1 al Sassuolo, 1-1 col Chievo, 5-1 al Crotone e 1-1 a Firenze. Va detto che la fatica inedita dell’Europa League, iniziata col botto al Mapei Stadium con l’Everton e conclusa a fine inverno ai sedicesimi col Borussia Dortmund, pesò parecchio sull’economia di un campionato chiuso settimi a 60 (57-39 il quoziente reti in campionato, 78-51 in 50 match il totale). Ovvero l’accesso alla sorella minore delle competizioni europee dalle qualificazioni, culminate nell’eliminazione ai rigori a Copenaghen il 30 agosto successivo. La rincorsa targata 2018-2019 alla prima storica qualificazione alla Champions League fu zavorrata da quella delusione cocente ma pure dallo start in regular season, il peggiore di tutti dopo un settebello di sfide entro i confini: illusorio poker al Frosinone, 3-3 a Roma facendosi rimontare dal 3-1, batosta all’inglese a Ferrara, 2-2 col Milan grazie al ripudiato di gennaio Emi Rigoni in extremis, occhiali casalinghi col Toro e doppio ko a Firenze.

ATALANTA, LE PARTENZE INGANNANO. Sarebbe arrivata anche la sconfitta interna con la Samp a complicare il cammino della peggiore partenza gasperiniana nelle prime sette dell’intero quinquennio nerazzurro. Poi, al ritorno dalla seconda pausa per le Nazionali, la cinquina sporca in casa del Chievo (21 ottobre 2018) con la trovata epocale del Papu Gomez arretrato fra le linee. Al gong fu il podio numero 1, a quota 69, 77-46 le reti (103-55 in 49 allacciate di scarpe). Due corsette or sono, il meglio, 16 punti, impreziositi dal vernissage col Gewiss Stadium dalla Curva Nord Pisani tutta nuova: 3-1 al Lecce e grande festa. Lo schiaffo a quattro dita di Zagabria nell’esordio degli esordi fu il preludio alla fantastica cavalcata post pandemia chiusa dal 2-1 inflitto dal PSG a Lisbona nel quarto secco del 12 agosto. Intanto, le prime sette: 3-2 a Ferrara in remuntada secca, ko uguale dal Torino a Parma, 2-1 al Genoa, 2-2 con la Fiorentina sempre al “Tardini” per i lavori allo stadio di proprietà, 2-0 a Roma anti giallorosso e 4-1 al Mapei contro i neroverdi. Il muro dei Cento sfondato una volta di più, terzi a 78 (98-48, 116-68 in 48 gare complessive).

GASPERINI L’ANNO SCORSO. Dulcis in fundo, i 13 punti del ’20/’21, terzi a 78 (90-47; 111-65 in 51 sfide), cominciando bene ma non benissimo: 4-2 a Torino, 2-1 alla Lazio sempre in trasferta, 5-2 al Cagliari, ko per 4-1 a Napoli, 1-3 dalla Samp, 2-1 a Crotone e Inter raggiunta da Aleksey Miranchuk. Coi sardi era già il mese di ottobre, dove in Champions alla quaterna nella tana del Midtjylland fece da contraltare il riacciuffo casalingo sul 2-2 all’Ajax. Niente di più falso delle false partenze, anche se questa fu la migliore e col secondo risultato migliore di tutti i tempi: terza piazza confermata, finale di Coppa Italia (come nel 2019) e ottavi di finale nella coppa dalle grandi orecchie.

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2 anni fa

Gasperson intoccabile

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2 anni fa

Prendere gol nei primi minuti è ormai un vizio …..qualcosa da rivedere c’è!

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2 anni fa

Il problema è’ che abbiamo subito fisicamente tutti gli avversari incontrati, hanno preso le contromisure al gioco e stiamo subendo troppi infortuni pesanti e di lunga durata

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2 anni fa

Davide Iannone cosa ne pensi del vostro cammino in champions?

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2 anni fa

Quelli veri …. Quelli forti … si vedono nel girone di ritorno 💪

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2 anni fa

La squadra c’è, il gioco anche. Contro Inter e Young Boys hanno fatto ottime gare.
Con il Milan è andato tutto storto, dall’inizio, e ai già infortunati Hateboer, Gosens e Toloi (mica poco!!!), si è aggiunto l’infortunio di Pessina….. ma la palla è rotonda tornerà a girare a nostro favore

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2 anni fa

Davide Iannone goditi questi momenti che poi vi veniamo a prendere te e il tuo piangina di Simona Inzaghi

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2 anni fa

Ahimè non è sempre domenica

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2 anni fa

L’anno scorso la settimana giornata!! 2 punti i più è 8 goal in più! I goal arriveranno!!!😜

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