51 candeline di cui ben 17 da americano: il centrocampista sinistro che faceva impazzire il Bobadilla è ancora attivo nel calcio

40 presenze e 6 gol nel triennio 1993-1995, arrivato da Ravenna insieme al suo mentore Francesco Guidolin che poi dovette cedere la panchina al duo Andrea Valdinoci-Cesare Prandelli, retrocessione e ritorno al piano di sopra con Emiliano Mondonico per poi lasciare. Cristiano Scapolo all’Atalanta fu la meteora alta a sinistra per un paio di stagioni, segnandoci anche il primo gol in serie A nel roboante quanto illusorio 5-2 al Cagliari del 29 agosto 1993 sul neutro di Bologna. Oggi, martedì 5 ottobre, compie 51 anni, di cui 17 da americano, con casa a Losa Angeles da 15, una moglie, Nicole, e una figlia, Francesca.

I 51 ANNI DI SCAPOLO, L’ATALANTINO. Nativo di Varese e cresciuto a Laveno Mombello, Scapolo diventò qualcuno da esterno sinistro nelle giovanili dell’Inter, vincendoci il campionato Allievi Nazionali (’86) e quello Primavera (’89). Prima di Bergamo, dove arrivò dalla serie C stravinta insieme al tecnico di Castelfranco Veneto, anche il Vicenza, che il medesimo avrebbe portato molto in alto di lì a poco. Successivamente, Bologna, Roma, Napoli e un ritorno fugace in Romagna, per lui che dalle nostre parti animava le notti al Bobadilla, chiudendo con Legnano e Meda a 34 autunni suonati. Un’onesta carriera da professionista con 232 partite e 29 palloni nel sacco: sotto questi cieli, compagni come Maurizio Ganz, Roberto Rambaudi e Pierluigi Orlandini.

I 51 DI SCAPOLO, L’AMERICANO. Dal 2004 al 2006, lo start da tecnico ai Milan Junior Camp negli Stati Uniti. Nel 2006 il trasferimento definitivo in California. Dal 2007 al 2010 è direttore tecnico della Milan Academy in Santa Clarita, società affiliata ai rossoneri; quindi DT e allenatore del settore giovanile del Real So Cal – SCV. Dal 2014 al 2016 lavora per la Federazione Statunitense come scout per la prima squadra ai tempi del ct Jurgen Klinsmann e per le nazionali giovanili degli Stati Uniti. Dal al 2019 2017 è responsabile tecnico nell’Academy nel nuovo MLS Club LAFC Los Angeles Football Club, degli Under 14 e poi negli Under 15. Da due anni è nello staff a metà fra scrivania e campo delle giovanili a stelle e strisce. Da meteora a pelo d’erba a divulgatore del verbo calcistico nel Nuovo Mondo. Anche se il primo gol al piano di sopra, accompagnato da quello alla Reggiana e dal poker cadetto Chievo-Ascoli-Venezia-Acireale, non si scorda mai. Tanti auguri.