L’ultimo a scendere in campo, per modo di dire, in ordine di orario sarà Juan Musso. Piccola guida agli impegni residui dei nazionali nerazzurri
Parola d’ordine: scongiurare altri guai dopo l’aggiunta all’infermeria di Berat Djimsiti, ulna e radio fratturati sabato scorso a Budapest. L’ultimo a giocare e a tornare sarà Juan Musso, notoriamente a rischio come lo era stato per la Fiorentina, rientrando praticamente alla sera della vigilia per poi cedere il posto all’ex di turno Marco Sportiello. All’una e mezza di venerdì, fuso orario di Roma, in Argentina-Perù, con poche possibilità di alzarsi dalla panchina. Da oggi, martedì 12, ultima carrellata di impegni per i nazionali dell’Atalanta: i primi rientreranno domani stesso, riaggregandosi stabilmente al gruppo giovedì, a 72 ore dall’impegno di Empoli alla ripresa del campionato.
NAZIONALI NERAZZURRI: IN CAMPO OGGI. Si comincia dalle giovanili nel pomeriggio. Alle 15.30 in Slovenia è impegnato Giorgio Scalvini (insieme al Primavera Federico Zuccon: Samuel Giovane aggregato ma di fatto indisponibile) in Slovenia-Italia Under 19, turno di qualificazione all’Uefa Under 19 Championship di Slovacchia 2022. Quindi Matteo Lovato e Roberto Piccoli nelle qualificazioni a Euro23 in Italia-Svezia Under 21 (17.30) a Monza. Marten de Roon, Teun Koopmeiners e Merih Demiral hanno esaurito ieri i loro doveri verso le rispettive rappresentative.
NAZIONALI NERAZZURRI PER QATAR22. Per le qualificazioni ai Mondiali del Qatar del 2022, invece, soliti appuntamenti serali alle 20.45 di oggi stesso in conclusione del trittico. Remo Freuler di scena in Lituania-Svizzera (Gruppo C) a Vilnius e Joakim Maehle in Danimarca-Austria (F) a Copenaghen, mentre il difensore, operato lunedì mattina a Torino e rientrato alla base in attesa di tornare ad allenarsi a parte a Zingonia, deve giocoforza mancare all’apello in Albania-Polonia (I) a Tirana. Giovedì 14, infine, Duvan Zapata in Colombia-Ecuador (ore 16 locali, 23 italiane) a Barranquilla e il già ricordato portiere ex Udinese in Argentina-Perù (20.30, venerdì all’1.30 in Italia) a Buenos Aires.
Che cagate le nazionali