Dopo i tre gol in due partite alla Slovenia, il fantasista nerazzurro ha trascinato la sua Dea con una doppietta da applausi
Gasperini l’aveva detto alla vigilia della partita, “ci vuole il miglior Ilicic”, e forse ne aveva intravisto il ritorno in quei pochi allenamenti dopo la sosta delle nazionali. O ancora prima, rimandando indietro le immagini in tv dei match della Slovenia, dove Ilicic danzava sul pallone a suon di gol e dribbling. Come ieri perché, lo sottolinea L’Eco di Bergamo, la sua genialità non può evaporare o sparire, ma solo celarsi e sopirsi un po’.
Croce e delizia come sempre, Josip sbaglia il gol più facile dagli 11 metri, ma alla fine poco importa. Non partiva titolare dal 28 agosto, dopo essere sceso in campo dal 1′ nelle prime due gare della stagione, e non aveva convinto del tutto con prestazioni altalenanti. Qualcosa del suo potenziale però si era intravisto, nell’assist a Muriel a Torino – per il momentaneo 1-0 – e in quello a Zapata per il gol vittoria a Salerno in una serata ostica.
Ma ieri da titolare ha ubriacato Marchizza, Viti e Stulac, libero d’inventare e calciare in porta con la coppia Muriel- Pasalic: prima appoggia in rete di destro l’assist che gli confeziona Pasalic (11′), poi ricama il tiro a giro del raddoppio. Finalmente è tornato l’Ilicic trascinatore, che vince da solo le partite, come in quel marzo a Valencia che oggi sembra così lontano. Nella ripresa l’azione del terzo gol passa ancora da lui, che adesso si candida per una maglia anche contro CR7.
Oltre a Iicic direi che il fatto nuovo è di prospettiva sia l’inserimento di Koopmeiners che può diventare il nuovo faro del centrocampo.