Cinque, invece, i mesi di inibizione comminati ai medici Ivo Pulcini e Fabio Rodia

Alla fine, dopo un lungo iter processuale, è arrivata la condanna a Claudio Lotito per la vicenda tamponi che tanto fece discutere nello scorso autunno. Il presidente della Lazio era, lo ricordiamo, responsabile, al pari dei responsabili dello staff medico del club, dello schieramento di calciatori positivi al Covid in occasione delle sfide contro Juventus e Torino.

La Corte d’Appello della Figc si è pronunciata nel primo pomeriggio, annunciando tramite il sito della federazione stessa che: “sono stati parzialmente accolti i reclami proposti dal presidente del club Claudio Lotito, dai medici Ivo Pulcini e Fabio Rodia e dalla S.S. Lazio, determinando la sanzione in 2 mesi di inibizione per Lotito e in 5 mesi di inibizione per Pulcini e Rodia. La società biancoceleste è stata sanzionata con 50mila euro di ammenda”.

RESTA CONSIGLIERE  Visto il provvedimento il patron biancoceleste non dovrà decadere dalla carica di consigliere federale, come invece era stato deciso a marzo proprio dallo stesso organo giudicante, che aveva comminato un anno di squalifica da tutte le attività allo stesso Lotito. Poi è arrivato il ricorso, e il nuovo capitolo della vicenda scritto nella giornata di oggi.