Oltre a Candreva e al veterano Quagliarella le armi della Samp anche contro l’Atalanta sembrano davvero poche. E la classifica langue
Un Antonio Candreva che sfreccia in corsia e la mette nel sacco, tre in nove turni, e l’eterno Fabio Quagliarella cui aggrapparsi. La Samp che si accinge ad affrontare l’Atalanta nell’infrasettimanale della decima giornata di serie A, nella presentazione de L’Eco di Bergamo alla vigilia, non sembra offrire molto di più.
SAMP, IL BUIO OLTRE CANDREVA. Affidata all’ex hombre miraglo del Parma Roberto D’Aversa, la squadra blucerchiata è una specie di Udinese-bis, una medio-piccola da cui guardarsi le spalle che però in casa ha vinto giusto venerdì scorso contro lo Spezia: prima, due ko e altrettante sconfitte. Fattore campo al rovescio da sfruttare, dunque, perché i nerazzurri lontano da Bergamo hanno conquistato fin qui 9 punti su 10. Il 4-4-2 del tecnico neo retrocesso, contro gli Aquilotti, ha presentato Candreva alto a sinistra (non c’era Damsgaard, infortunato come Ekdal, Vieira e Verre) e l’ex Gabbiadini in avanti in coppia con Caputo facendo giocare spiccioli al vecchio bomber.
LA SAMP OLTRE CANDREVA. Adrien Silva, pallino di Claudio Ranieri dai tempi di Leicester, sta aiutando a centrocampo, l’esterno basso a sinistra Augello sembra da corsa. Lo squalificato Bereszynski mancherà invece a destra in una linea a quattro con Yoshida e il cugino d’arte Omar Colley solitamente intoccabili. Ai bergamaschi basteranno l’inventiva di Josip Ilicic, il tiro di Ruslan Malinovskyi e la forza di Duvan Zapata?
Tre punti sicuri domani