Titolare a Napoli e autore di un assist in Youth League, può rivelarsi una bella sorpresa per il roster difensivo di Brambilla
Nell’estate della Primavera nerazzurra, oltre all’arrivo dello svedese Fisic, hanno destato curiosità gli arrivi di due innesti con un po’ di esperienza tra i “grandi” alle spalle. Parliamo di Mannah Chiwisa e Tommaso Del Lungo, ambedue classe 2003 e reduci da ottimi campionati di Serie D nella passata stagione. Se il primo aveva trovato spazio sin da subito negli equilibri di mister Brambilla, qualche piccolo step in più ha dovuto farlo il laterale difensivo fiorentino, arrivato in estate dal Grassina, formazione di Bagno a Ripoli.
Ora, per. il ragazzo è stato chiamato in causa con maggiore continuità rispetto agli esordi del 2021/22, e le risposte sono state nel complesso positive, al netto di un momento forse un po’ di rigetto della squadra, che dopo la vittoria contro il Milan pareva pronta a un ruolo da assoluta protagonista per il vertice. A Napoli Tommaso ha giocato 90′, mostrandosi affidabile e tutto sommato sicuro nel corso del match, anche grazie all’ottimo lavoro di raccordo fatto dal perno centrale Berto. Anche l’altro braccetto della difesa, il 2004 Regonesi, era al debutto dal 1′ in stagione. La difesa, però, è parsa paradossalmente meno in difficoltà rispetto a centrocampo e attacco, reparti raramente efficaci e pericolosi nell’ambito della sconfitta subita a Cercola contro quella che è forse la sorpresa di questo primo scorcio del “Primavera1”.
UNA RIVINCITA ANCHE PERSONALE La storia di Del Lungo è, come spesso accade nei settori giovanili, tortuosa e particolare. Il ragazzo, fiorentino doc, aveva infatti avuto modo di giocare con la Viola per diverso tempo quando era molto giovane, salvo poi non continuare il proprio percorso visto il sempre minore spazio trovato con il passare degli anni. In accordo con la famiglia e il proprio agente Tommaso Urso sceglie allora di tornare nel mondo dilettantistico, già conosciuto da bambino con i primi calci presso la Scuola Calcio Sales, che peraltro ha i propri impianti a pochissimi passi dal centro storico.
Per il proprio percorso sceglie la Cattolica Virtus, realtà molto quotata a livello giovanile in Toscana, che ha la particolarità di curare solo il settore giovanile senza disporre di una prima squadra. Quindi, una volta finito il percorso negli Allievi, passa al Grassina, in Serie D. Nelle intenzioni iniziali si pensava di aggregarlo alla formazione Juniores, ma così non sarà: il ragazzo convince sin dal ritiro, mostrandosi subito pronto per il contesto semiprofessionistico. Quasi naturale la curiosità degli addetti ai lavori dopo ben 30 gettoni collezionati, quasi sempre da titolare. La proposta più affascinante e convincente è quella dell’Atalanta, che gli consente anche di avere una vetrina internazionale con quello che è l’equivalente della Champions League giovanile.
Ragazzo molto applicato e legato alla famiglia, ora lavorerà soprattutto sul miglioramento dei meccanismi da “terzo di difesa”, considerando che a destra il titolare quasi inamovibile è il fuoriquota Renault, spesso anche con la fascia di capitano al braccio. Piccoli ostacoli tattici facilmente superabili, se paragonati alla tortuosa strada fatta negli anni…