L’impressione, per larghi tratti, è stata questa
L’Atalanta è uscita, meritatamente, tra gli applausi dei propri tifosi ieri sera. L’impressione che si è avuta per larghi tratti, infatti, è stata quella di una squadra vera e molto compatta tra i reparti, ottima anche nella pressione portata ai portatori di palla avversari. Poca roba, invece, è parso essere lo United, almeno a livello di organizzazione di gioco: tanti campioni, un calciatore pagato 85 milioni che scalda la panchina o quasi, poco costrutto a livello associativo.
Delle due, sicuramente, la squadra vera è stata la Dea, che ora mastica amaro ripensando a quei due gol subiti sul fil di sirena di ambedue i tempi. La partita a scacchi tra i due allenatori, d’altra parte, è stata stravinta da Gasperini, soprattutto grazie alla scelta di posizionarsi a specchio rispetto allo schieramento dei Red Devils, anche se forse la scelta di schierare Pašalić in posizione laterale ha un po’ snaturato la capacità di inserimento del ragazzo.
Fantastica è stata anche la lettura successiva, che ha visto il passaggio al 3-5-2 con l’inserimento di Djimsiti, riportando de Roon all’originale posizionamento in mediana, con compiti ben precisi in riferimento al controllo di Bruno Fernandes, seguito quasi a uomo. Una mossa che ha tolto spazi e certezze alla formazione inglese, che fino al 90′ non ha praticamente mai più impensierito Musso. Sembrava tutto fatto, poi l’imponderabile, chiamato CR7, un campione capace di andare l’oltre l’ordinario anche a 36 anni.
Grande Mister
Gasperini insufficiente.
Giocare tutto un tempo in dieci è dura e alla
fine paghi.
Le alternative c’erano, infatti nel secondo tempo
ha fatto entrare DJIMSITI e un’altra è rimasta in panchina.Queste partite le vinci se non sbagli niente a partire dalla formazione
che mandi in campo.
Infatti, è mi chiedo come mai non ti sei proposto per allenarla tu. Fenomeno!
Guarda che Pasalic lo ha tolto Gasperini, evidentemente
aveva sbagliato ad inserirlo nella formazione di partenza,
in parole povere “ha sbagliato formazione”.
Ma smettila, vai al bar a giocare a scopa
Grande hai ragione