Dopo Diego sabato scorso, Stefano martedì, proprio prima della magica serata di Champions col Manchester United. Due tifosi pianti dai tifosi
Non solo Diego Simonetti, perito tragicamente sabato scorso in un incidente stradale sulla Soncinese a Gallignano mentre rincasava (a Casalmorano) da Atalanta-Lazio. Nei giorni della Champions, della magica serata di martedì ospitando il Manchester United a Bergamo, i tifosi nerazzurri hanno perso anche un altro fratello. Ieri, a Crema, una delegazione della Curva Nord, attualmente acefala dopo lo scioglimento dei Supporters, ha partecipato ai funerali di Stefano Cerullo, arresosi a una lunga malattia mentre in città si aspettava solo il calcio d’inizio.
STEFANO, UNO STRISCIONE DA CHAMPIONS. Ed ecco, dunque, svelato il perché dello striscione apparso nel settore più caldo del tifo atalantino, mentre venivano ospitate dalla Società e dai tifosi madre e sorella dello sfortunato ventisettenne Diego. “A volte sorridi, a volte è dura. Per sempre Stefano, per sempre ultrà”. Lui, trentottenne, cremasco come l’altro fan che non ha potuto vivere e vedere la seratissima, ma di città, parrocchia di San Carlo, era anche uno sfegatato della Pergolettese. Alle esequie, cori e striscioni da Cannibali e bergamaschi. Un altro amico andato avanti.