Il suocero del difensore del Cagliari Diego Godin è anche l’ex dell’Atalanta, e racconta la partita che andrà in scena stasera
José Oscar Herrera, detto Pepe, tuttofare dell’Atalanta di Mondonico per due stagioni a Bergamo e è il doppio ex del match ma gran parte del suo cuore è rossoblù perché sua figlia Sofia è sposata con Diego Godin: “Non mi sorprende più l’Atalanta così in alto. Qualche anno fa sì, ma ormai è da tempo che la squadra si è stabilizzata lassù: l’Atalanta si è abituata a una certa classifica e sta dimostrando senza dubbio di meritarla”.
I GIOCATORI CHIAVE DEL MATCH. “Nell’Atalanta gli attaccanti: Zapata e Muriel mi piacciono tanto, poi ci sono Ilicic e Malinovskyi. Proprio per questo motivo, nel Cagliari sarà fondamentale la difesa: in una partita così, sarà il reparto chiave, perché i titolari nerazzurri, là davanti, sono forti, ma quelli che entrano a partita in corso rischiano di essere addirittura clienti peggiori. E poi occhio alla spinta di Nandez, ai gol di Joao Pedro e ai colpi di testa di Pavoletti”.
GLI OBIETTIVI DELLA DEA. “Può arrivare in alto, sia in A sia in Champions. La partita contro lo United ha confermato che questa squadra può giocarsela con chiunque, lottando alla pari anche con le grandi d’Europa. L’organico è forte e il gioco collaudato: questo è un grande vantaggio, perché negli ultimi anni è cambiato qualche giocatore, ma l’impianto è rimasto immutato. La dinamica del suo gioco rende speciale l’Atalanta: i suoi calciatori hanno assimilato il sistema e hanno grande fiducia. Riuscendo a proporre lo stesso stile contro chiunque: è qualcosa di molto difficile da ottenere e l’Atalanta lo fa ormai da anni”.