Zapata e Zappacosta hanno fatto la differenza in questo inizio di stagione, meno brillanti del solito Muriel, Malinovskyi e Maehle
Da una parte il ‘fattore Zeta’, al Top, dall’altra ‘la tripla M’, composta da pedine finora deludenti. La Gazzetta dello Sport tratteggia il bilancio di un’Atalanta che, al di là dell’emergenza infortunati, ha saputo chiudere la dodicesima giornata al quarto posto in classifica in solitaria dopo un inizio a diesel.
Merito di Zapata, già a quota 7 reti in campionato, quattro delle quali consecutive nelle ultime quattro gare, e di Zappacosta, che sforna assist e cross a volontà. Bene anche Freuler, nonostante alcuni errori di distrazione, ha saputo reagire bene e dare una scossa alla squadra, tenendo in piedi il centrocampo orfano di de Roon.
Il primo grosso flop di questo primo trimestre per la rosea è invece Luis Muriel, soltanto un gol alla prima di campionato in questa stagione, nazionale compresa:ritrovarlo darebbe un’ulteriore marcia in più all’Atalanta. Subito dietro Malinovskyi, lontano da quanto ammirato nel finale della scorsa stagione. Deludente anche l’esterno danese Maehle, non è ancora quello ammirato all’Europeo con la Danimarca.
Due persone che stanno soffrendo ma la loro amicizia nonnsi discute… Ruslan la sua rabbia la sta sfogando a suon di goal… Un abbraccio a tutti e due