Spostato sul piede non preferito, si mostra meno efficace che a sinistra
Joakim Maehle vive un momento particolare, perlomeno per quel che concerne la parta di attività relativa al club. Molto considerato e praticamente sempre titolare da quando Gosens ha dovuto abbandonare temporaneamente la causa per via del problema accusato al flessore, denota però una flessione di rendimento e, soprattutto, di incisività in zona offensiva rispetto a quando agiva sul piede preferito e sulla corsia prediletta. Lo si vede, forse, anche in Nazionale: 7 gol nelle ultime 11 partite là a destra, anche contro avversarie tutt’altro che di secondo piano.
A non aiutare è stata anche l’esplosione di Zappacosta, senza dubbio. L’esterno di Isola del Liri ha portato una ventata di novità sulla corsia e a tutta la squadra, aggiungendo anche la variabile del tiro da fuori, poco presente negli esterni nerazzurri fino all’ultima estate. Anche lo sviluppo del gioco, a tratti, sembra essersi molto più sbilanciato verso la destra, soprattutto dopo lo stop forzato dello stesso Gosens.
Con il ritorno del tedesco a pieno regime, probabilmente, tornerà ad essere un’importante alternativa, visto che ormai il calcio dei cinque cambi vuole molto più di undici semplici titolari. La sua generosità e duttilità saranno utilissimo…