Il centrocampista ucraino, schierato sempre mezzala da Thiago Motta, sta convincendo nel prestito allo Spezia. Coi tre minuti veronesi in testa
I tre minuti più lunghi e al contempo più corti della storia. Quelli da cambio nel garbage time al “Bentegodi” nel 2-0 all’Hellas Verona concessigli dall’Atalanta in sei mesi di militanza. Viktor Kovalenko si ripresenta a Bergamo da avversario. E il parcheggio nello Spezia, nota L’Eco di Bergamo nel presentare l’ex più fresco che esista, pare avergli fatto molto bene.
KOVALENKO, DAMMI TRE MINUTI. Tre minuti al netto del recupero di quattro, per concedere la standing ovation (si fa per dire, visto lo stadio deserto) a Ruslan Malinovskyi in quell’equinozio di primavera. Nel pomeriggio autunnale di un sabato novembrino, ecco il ritrovo fra volti amici per l’ex dello Shakhtar adocchiato nel doppio confronto in Champions League della prima edizione di segno nerazzurro. Ma a parte quel risicatissimo minutaggio, aggiungendoci anche il gol al Pordenone nell’amichevole agostana, niente ha giustificato il milioncino speso per averlo già a gennaio dopo averlo opzionato per luglio dove sarebbe arrivato a parametro zero.
KOVALENKO, A LA SPEZIA DA RE. 1 presenza in 7 partite per acciacchi più o meno pregressi e comunque frequenti, tra gli Aquilotti di Thiago Motta, per poi spiccarne il volo dal nido. Cinque su cinque, da mezzala nel 4-3-3 classico o mediano a due. Condite da assist e gol da match winner nel 2-1 alla Salernitana. 43 passaggi di media a partita, 2,8 recuperi, 2,5 inercetti, la metà dei duelli vinti. Ridiamogli una chance, altro che tre corsette di cronometro…
Ma x favore… È lentissimo, peggio di miranchuk
Non ha fatto un tiro in porta
Kovalenko era sempre infortunato
Solo il Gasp nn lo vedeva