Il tecnico spezzino è un allievo e un amico del Gasp, già suo mentore ai tempi del Genoa: una stagione, una storica qualificazione in Europa League
Dal nome del suo maestro nella tesi per il patentino da allenatore a Coverciano alla tesi di laurea da allievo pronto alla sfida. Thiago Motta ritrova Gian Piero Gasperini da collega dall’altra parte della barricata. Ma è figlio del calcio del tecnico dell’Atalanta: così scrive la Gazzetta dello Sport presentando il match dei nerazzurri con lo Spezia per la tredicesima di campionato.
GASPERINI, LA TESI DI LAUREA DI MOTTA. Il nome del mister atalantino, il suo allenatore al Genoa poi qualificato in Europa League nella stagione 2008-2009 grazie a un magico quinto posto con Criscito e il Principe Milito a completare il trio di fenomeni, compare qua e là nelle 28 pagine della tesi presentata al Centro Tecnico Federale dall’italobrasiliano l’anno scorso. Già nell’introduzione, a pagina 4, rimarca la Rosea.
“GASPERINI MI RICORDA VAN GAAL”. L’allora svincolato dal Barcellona conobbe a 26 anni un’altra vita da cervello raffinato a pelo d’erba, spendendosi in confronti col suo passato recente: “Gasperini mi ricorda Van Gaal”, la sua frase ricorrente. Con Bielsa e Loew, e si ritorna alla tesi, l’ex dell’Ajax e il Gasp sono la base del calcio di Motta.
Era stato suo giocatore nel genoa perciò actung