L’ECA minaccia: “Al momento non liberiamo i calciatori”
Si infittisce il caos attorno alla Coppa d’Africa 2022, che dovrebbe partire il prossimo 9 gennaio. In una lettera datata 10 dicembre 2021 e diffusa oggi da varie testate del continente africano, l’ECA (associazione dei club europei) mette in dubbio il passaggio dei calciatori impegnati nel Vecchio Continente in Camerun: “Con la finestra di mercato e la Coppa d’Africa in arrivo – si legge – tutti gli interessati devono fronteggiare anche l’aggravarsi della pandemia da Covid-19 e l’aumento di restrizioni decise dalle autorità locali”. La missiva prosegue con l’indicazione di “tre fondamentali preoccupazioni” legate alla salute dei calciatori ma soprattutto alle conseguenze negative che la loro assenza per la competizione comporterebbe.
In seguito, vengono indicati tre principi: “l’obbligo per la federazione nazionale che vuole convocare un calciatore di assicurare il rispetto di tutti i protocolli medici, l’impossibilità di un obbligo per i club di rilasciare i giocatori in periodi che comporterebbero l’assenza in partite di campionato, la necessità che l’assenza dei calciatori non vada oltre i periodi concordati”. Il riferimento – e la preoccupazione fondamentale – è legata alle quarantene a cui i calciatori impegnati in Coppa d’Africa andrebbero incontro al ritorno dalla propria nazionale.
Una situazione che porta a un quadro altamente preoccupante: “Al momento, questi tre principi sono a rischio. La CAF non ha ancora attivato un protocollo per il torneo, in assenza del quale i club non libereranno i calciatori per le proprie nazionali. Inoltre, per alcuni campionati come Francia e Inghilterra la sovrapposizione delle partite di inizio gennaio con la convocazione a partire dal 27 dicembre è ingestibile”. Nonostante le smentite di rito della CAF, quindi, le problematiche in vista della competizione iniziano a essere tante. E il tempo, nel mentre, stringe…