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Gasperini: “La Juventus alla lunga verrà fuori”

Gasperini atalanta

Il tecnico nerazzurro è ospite questa sera alla “tavola rotonda” di Sky

00:28 Purtroppo non seguo più la Serie B, perchè non ho tempo. Ma penso ci siano tanti calciatori di qualità anche in quel campionato”.

00:25  “Quando sono arrivato ho trovato una miniera di talenti, per gestire diversi talenti, che avevano corsa e voglia di attaccare. Erano tutti ragazzi, cosa che raramente era successo a Bergamo, anche perchè la squadra doveva salvarsi. Lì ho rischiato la pelle, ricordo quando a Pescara contro il Crotone misi tanti ragazzini. C’erano Caldara, Petagna, Conti, Gagliardini. Quest’Atalanta ha cambiato pelle, di quel periodo sono rimasti solo Freuler, Tolói e Rossi”.

00.22  “Conobbi Fienga, ma l’Atalanta andò in Champions al posto della Roma. Bergamo per me è tanta roba, ho scelto di restare lì. Dobbiamo continuare a trasmettere ai ragazzi attaccamento. Vedere metà dei calciatori stranieri in Primavera mi dispiace, per il nostro calcio. Tutti quelli che fanno le squadre cercano sempre di giocare per vincere, senza però coinvolgere gli allenatori. Nei settori giovanili si vedono molte cose che si ripercuotono a livello superiore. Purtroppo si fa prima a cambiare gli allenatori…”.

00:17  “Abbiamo l’obiettivo di migliorarci sempre, lo dico anche ai miei dirigenti. Sul mercato si è lavorato bene, da Musso a Demiral, Koopmeiners è un altro forte. I nuovi acquisti entrano nel meccanismo lentamente? Dipende. Non possiamo mai sbagliare acquisti, perchè se non andiamo in Champions perdiamo 50 milioni. Abbiamo fatto un errore con Miranchuk, che occupa la stessa zona di campo di Ilicic e Malinovskyi. Ci manca una virgola dall’altra parte. Questa è una società che cresce, Luca Percassi è un grande dirigente, con le idee chiare”.

00.15  “Le statistiche? Le guardo poco, anche se alcune sono significative. Bisogna magari guardare da dove si calcia in porta, dove lo si fa il possesso palla.”

00:12  “Quando ero nelle giovanili della Juventus ho conosciuto Paolo Rossi. La società bianconera è stata una grande scuola di vita, eravamo in collegio. Sono stati anni molto formativi. La Juve di oggi? Verrà fuori, Noi eravamo a 12 punti dal Napoli. Non parlo di Scudetto, ma per la Champions”.

00:01 
“Noi allenatori non inventiamo, come già detto prima, più niente. Una volta ti insegnavano che più un avversario è forte più deve giocare di schiena. La tecnica è fondamentale, anche perchè ormai a livello di tattica si può avere ampio aiuto dalla tecnologia”.

23:59  “Ieri ho visto un grande Zaniolo. Lo farei giocare in attacco. E’ un grande talento”

23:58  Sui gol presi al primo minuto: “Una volta è successo a Ferrara, che dopo 15′ perdevamo 2-0. E’ strano, a volte ce lo diciamo anche prima delle parite”

23:56  “La differenza tra il nostro calcio e la Champions? Abbiamo fatto dei passi in avanti, per merito un po’ di tutte. Anche le cosiddette piccole, come il Venezia o lo Spezia, hanno portato qualcosa. Passare agli ottavi era alla nostra portata, differentemente dallo scorso anno con il Real. Vincere a tutti i costi, come contro il Villarreal, è difficile. Il discorso del rinvio, poi, ha inciso parecchio”.

23:54  “Con i grandi calciatori devi essere convincente. Devi essere bravo a gratificarli e portare successo. Ho bisogno, quello sì, di avere una condivisione forte da parte della società. L’allenatore è l’anello debole, non sceglie neanche i giocatori”.

23:52  Sulle occasioni non avute nelle squadre storicamente importanti: “All’Inter sono stato 20 giorni, non ho neanche iniziato. Dopo avevo possibilità all’estero, ma non ho mai voluto uscire dal Paese”.

23:50  “Abbiamo un gruppo mentalmente molto solido. I nazionali sono tanti, compresi i sudamericani. Le culture sono chiaramente diverse tra loro. Insieme, poi, si creano delle dinamiche che fanno rendono tutti al meglio. Cambio molto spesso gli allenamenti e spero che i miei calciatori si divertano, lavoriamo molto in maniera differenziata e cerchiamo di dare delle novità”.

23:47  “In Italia si parla molto di tattica, di partite. Invece bisogna parlare di giocatori, del loro livello, come spesso fare voi qui a Sky”.

23:46
  In base a cosa viene valutato un calciatore da acquistare per la Dea?: “Deve avere una qualità forte. Poi ci sono tante varietà, in ogni ruolo, di caratteristiche. L’altra cosa importante è la centralina, la testa. Per me è fondamentale”.

23:45  “Le statistiche sui metri percorsi non sono significative per me, anche perchè in Serie A non siamo tra le squadre che corrono di più. Ormai si vedono, in generale, ritmi molto importanti”.

23:41  “I principi somigliano a quelli dell’Ajax di Cruijff? Sicuramente ha influenzato il mio modo di vedere calcio, ormai è dura inventare qualcosa nel calcio. Avevo pensato anche di far salire il centrale difensivo dei tre dietro. Di Demiral non immaginavo avesse questa capacità realizzativa, ad esempio. Certo, bisogna farlo proiettare in avanti nei modi giusti. Le soluzioni le portano i giocatori, poi a me sta metterli nelle condizioni migliori. Un esempio è Malinovskyi, che in Belgio giocava come regista”.

23:39  Alla domanda di Paolo Di Canio sulla differenza di rendimento tra casa e trasferta Gasperini risponde così: “E’ vero quello che dici. Ieri abbiamo esagerato, anche perchè siamo stati troppo statici di fronte a una difesa affollata e bassa. Abbiamo esagerato nell’inserimento dei difensori, spesso perdendo le posizioni”.

23:38  “Chi è più forte delle tre in testa? La classifica dice la verità, ma occhio a Milan e soprattutto Napoli. Noi abbiamo fatto bene, a tratti cose straordinarie. Ovviamente è dura tenere il passo, anche perchè abbiamo già dovuto fare una rimonta importante, vincendo 8 partite su 10″.

23:26  Gasperini si focalizza poi sul tema della mentalità offensiva conferita alla sua Atalanta: “Noi abbiamo un’organizzazione curata, come tutte le squadre. Ho trovato nei miei una predisposizione nel voler andare spesso in avanti, un qualcosa che ci ha permesso di segnare tantissimi gol negli anni. Non si può aver tutto, bisogna fare delle scelte. L’arrivo dei tre punti, poi, ha inciso molto”.

23:22 
“Questa stagione è stata strana per gli infortuni. E’ difficile da dire se c’entri il Covid o meno, sono tanti gli aspetti da considerare. Tutti quanti hanno avuto infortuni continuativi, non ci era mai capitato. Sono, peraltro, arrivati anche nello stesso reparto, in difesa. Lavorare sulla testa è per tutti un problema, anche perchè ogni calciatore è diverso dall’altro. Nel caso di Ilicic di un anno e più fa lì diventa anche una situazione per professionisti, perchè a un certo punto non voleva più giocare. Non l’ho mai visto così motivato però, ha veramente una volontà di ferro”.

23:16  “Devo ringraziare società e giocatori per come mi lasciano lavorare. Nella mia carriera ho avuto tante influenze, soprattutto dalla zona. A Pescara avevo Cattuzzi, nel periodo in cui ancora c’erano Zeman e Sacchi nelle serie minori. Solo lui giocava a zona, mentre gli altri giocavano quasi tutti nello stesso modo. Il pressing è stato quello che ha cambiato il mio modo di allenarmi, soprattutto tramite i possessi palla e le partitelle a tema. Negli anni, ovviamente, sono cambiato anche io, visto che ai tempi di Genova, ad esempio, facevo fatica a inserire trequartisti alle spalle della punta”.

23:15
  Comincia con il botto il mister torinese: “L’episodio di ieri è ancora diverso rispetto a quello di questa sera, da quanto mi avete spiegato perchè non l’ho visto. Irrati ci aveva detto che Palomino aveva colpito il pallone, che così gli avevano detto. Non è il VAR che può decidere se il fuorigioco sia attivo o passivo. Non capisco un’altra cosa: le registrazioni tra loro sono un segreto di stato?. Su Zapata c’era secondo me un rigore abbastanza netto, ma sono errori che si accettano, a differenza di quanto è accaduto con il possibile 2-2. Ora basta (sorride, ndr), parliamo di pallone”.

23:09  E’ arrivato in trasmissione Gian Piero Gasperini.

22:53  Particolarmente interessante sarà, peraltro, capire se tornerà sull’episodio del potenziale 2-2, poi annullato, all’Atalanta. Un tema ulteriormente rinfocolato dall’episodio sopraggiunto da San Siro, che ha visto annullare la rete del possibile pareggio rossonero in Milan-Napoli. Anche in quel caso è stata giudicata come attiva la posizione di un calciatore (Giroud) che non aveva toccato il pallone.

22:46  Sarà Gian Piero Gasperini la principale attrattiva della serata di Sky Calcio Club. Il contenitore di approfondimento della domenica sera dedicato alla giornata di campionato vedrà infatti il tecnico nerazzurro presente negli studi di Rogoredo. Seguiremo, passo dopo passo, le dichiarazioni dell’allenatore grugliaschese.

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