Al netto di assenze e momento no del Grifone, l’Atalanta non può sottovalutare la trasferta del Ferraris
L’Atalanta, in questo senso, è abbastanza una garanzia: raramente pecca di superbia. Lo ha dimostrato in questi anni, mostrandosi sempre pronta a non sottovalutare gli impegni sulla carta più facili, ad eccezione di qualche passaggio a vuoto statisticamente normale.
Non basta, comunque, tutto questo a affrontare con serenità una partita come quella di questa sera a Genova, contro una squadra che ha totalizzato due soli punti nelle ultime sette gare. Le difficoltà del Genoa, tra infortuni e una classifica che diventa sempre più difficile settimana dopo settimana, sono sotto gli occhi di tutti, ma la formazione rossoblù ha tutto per creare qualche problema.
Uno stadio come Marassi, forse il più adatto in Italia per vedere calcio, è sempre un’insidia, soprattutto dal momento che la tifoseria rossoblù si è mostrata fiduciosa nei confronti dei nuovi proprietari americani, che a gennaio sicuramente investiranno sul mercato, fino ad ora. Inutile e forse banale, poi, è sottolineare come gli uomini di Gasperini, ex di lunghissimo corso dalle parti di Pegli, abbiano tutto da perdere a fronte della Dea, come peraltro già accaduto in occasione dei vari big match contro alcune big del campionato.
L’Atalanta, ovviamente, cercherà di sfruttare al meglio le incertezze del Grifone, che sotto Shevchenko ha anche cambiato il proprio modo di attaccare i sedici metri avversari, ora meno basato sugli inserimenti delle mezzali e proponente un baricentro più basso rispetto a quanto proposto da Ballardini nelle primissime uscite stagionali. Aspetti che finora, anche alla luce di tutta una serie di variabili non assimilabili a sue colpe, hanno pagato davvero poco.
Tranquilli tutti Quanti, Hanno già concordato un bel Pareggio e Tanti Auguri a Tutti.