
La vittoria nel 2013 dell’ultimo titolo Berretti va ascritta a Beppe Bergomi, interista dentro e fuori ma anche atalantino per un biennio
A Zingonia è rimasto a insegnare calcio alla Berretti, ora chiamata più prosaicamente Under 18, per un solo biennio. Ma Beppe Bergomi, oggi – mercoledì 22 dicembre – 58 anni, detto lo Zio dal più scafato compagno Giampiero Marini, poi campione del mondo a Spagna ’82 con lui, perché a sedici anni da aggregato in prima squadra all’Inter aveva baffo e peluria da super-adulto, ha lasciato l’impronta dell’inaspettato titolo nazionale al passo d’addio. Battendo il suo stesso cuore nella doppia finale della rivincita, proprio al passo d’addio: 0-1 al Centro Sportivo Bortolotti il 25 maggio 2013, 4-1 a Interello il 1° giugno grazie alla doppietta di Ungaro, a Bangal e Barba con gol della bandiera di Bigotto.
LO ZIO BERGOMI E LO SCUDETTO BERRETTI. Era andata male, al contrario, la primavera prima, 12 e 20 maggio, ko per 3-0 e 4-3 (doppietta per il vantaggio di Marcarini e temporaneo 3-3 di Intrieri), presenza di Mattia Caldara nel ritorno casalingo. Uno scudetto aggiuntosi a quelli di Giuseppe Butti nel 2006 e 2010.
BERGOMI, AUGURI ALL’INTERISTA ATALANTINO. Nella Beneamata dai quattordici anni ai quasi trentasei, giocandoci vent’anni al piano di sopra, l’ex terzino destro e poi centrale di Settala detiene ancora un bel po’ di record. 757 partite con 28 reti, di cui 519 in Serie A (23 reti), 117 nelle coppe europee, 119 in Coppa Italia (5 reti), 1 nella Supercoppa italiana e 1 nel Torneo di Capodanno, da primatista societario di presenze in Coppa UEFA (96) e Coppa Italia. Nella bacheca personale, una Coppa Italia (’82), uno scudetto (’89), tre Coppe Uefa (’91, ’94 e ’98) e, in Nazionale, un bronzo negli Europei Under nel 1984. In panchina, a cavallo della sua attività da commentatore, gli Esordienti dell’Inter (2008), gli Allievi Regionali dell’Accademia (2009 e 2017), gli Allievi Nazionali e la Berretti del Monza (2009-2011) e la Berretti del Como (2014).
