L’olandese garantisce una qualità tecnica quasi unica in squadra
Anche in una serata poco brillante come quella del Ferraris di martedì, Teun Koopmeiners ha dato risposte importanti in termini di idee e qualità. Le caratteristiche del centrocampista della Nazionale olandese sono infatti uniche in tutta la rosa della Dea, che quando lui è in campo riesce a avere più geometria e una circolazione di palla più proiettata alla verticalizzazione. Una dinamica che, chiaramente, ha anche i suoi punti deboli, considerando anche l’affinità familiare che il duo de Roon-Freuler ha stabilito negli anni con tutto il meccanismo gasperiniano.
La carta d’identità, ad ogni modo, parla chiaro: l’ex Az sarà presto titolare e fondamentale nel progetto dell’Atalanta, che nel complesso ha pagato una cifra non esagerata per il suo cartellino (12 milioni di euro a fine agosto). Un processo che potrà essere accelerato e divenire sempre più realta nel momento in cui Koop darà dimostrazione di avere efficienza a livello fisico sulla lunga durata, visto che quando è partito da titolare ha dato l’impressione di finire un po’ presto la benzina rispetto alla durata dei 90′. E’ successo, senza andare lontani, anche contro il Grifone, visto che il suo apporto è stato brillante soprattutto per la prima ora di gioco. Anche per questo, non a caso, è stato proprio lui a lasciare il posto a Piccoli quando gli schemi erano ormai saltati e si cercava solo l’assalto alla porta di Sirigu.
Ma Pessina che fine ha fatto?