La Gazzetta dello Sport analizza la prima del difensore di proprietà nerazzurra con la maglia del Cagliari
La missione Matteo Lovato in Sardegna è iniziata. Si concentra su questo il focus realizzato dalla Gazzetta dello Sport dedicato a Matteo Lovato, arrivato al Cagliari dall’Atalanta.
PRIMO COLPO. Il centrale classe 2000 è il primo acquisto del mercato invernale per i sardi di Mazzarri che cercano una svolta in classifica dopo un girone d’andata da incubo. L’ex Verona è arrivato in prestito secco dai bergamaschi, ma è stato schierato subito da titolare ed è arrivata la vittoria. Mazzarri su di lui crede molto e per lui ha speso ottime parole: «È un giocatore importante, ci darà sicuramente una mano. È un giovane ma noi lavoriamo molto con i giovani. Il mercato comunque è appena iniziato, sarà una sessione particolare dove nessuno potrà fare follie, ma lasciamo agire la società».
BUON IMPATTO. Lovato ha impattato bene all’esordio, con una prova da 6,5 in pagella e una dimostrazione di carattere e di grinta da vendere. Guida la linea a tre sperimentale schierata da Mazzarri a Marassi con Carboni a sinistra e il bergamasco Altare a destra. Oltre a buoni interventi in marcatura, Lovato sembra essersi calato alla perfezione anche mentalmente in questa nuova avventura con l’obiettivo salvezza.
CON L’ATALANTA. In totale in questa stagione con l’Atalanta 6 presenze in Serie A e una in Champions League: 44 minuti all’Old Trafford nella sconfitta per 3-2 contro il Manchester United. Palcoscenici che il centrale vuole riconquistare. E non a caso in Sardegna Lovato ha iniziato da subito a lavorare a testa bassa.