Djimsiti deve rimettersi, ombra Covid su un compagno di reparto, un laterale e un attaccante. I dubbi verso l’Inter sembrano però concentrarsi in difesa

L’Atalanta viaggia a fari spenti in direzione della supersfida domenicale con la capolista Inter con tanti dubbi, ma i più si concentrano in difesa. Questa, tra la tonsillite di Berat Djimsiti e l’inserimento di Rafael Toloi tra i papabili sospettati di caso Covid tra i quattro rimasti a oggi senza nome, la tesi de L’Eco di Bergamo a meno tre giorni dall’appuntamento cruciale dell’inverno di campionato.

VERSO L’INTER TRA I DUBBI IN DIFESA. In realtà il nome del brasiliano viene citato insieme agli altri due squalificati di Coppa Italia, quindi assenti mercoledì sera contro il Venezia, ovvero Ruslan Malinovskyi e Josip Ilicic, con la differenza non da poco che l’allenatore Gian Piero Gasperini nel dopopartita ha parlato del loro rientro a disposizione senza invece nemmeno citare il capitano. Resterebbero, al netto dei due sul filo del rasoio, i tre mastini visti nell’ottavo in gara secca al Gewiss Stadium: Giorgio Scalvini, Merih Demiral e José Palomino.

I DUBBI TRA MAEHLE E BOGA. Anche Davide Zappacosta, Marco Sportiello e Roberto Piccoli, assenti fin da Udine dopo la comunicazione dei tre positivi al Covid-19 (il quarto martedì: secondo il Gasp, “alcuni si sono negativizzati e domenica potranno esserci”), mercoledì erano fuori dalle distinte, ma il quotidiano cittadino pone l’accento anche sugli acciacchi di Joakim Maehle pur non specificandone l’entità. Jeremie Boga, infine, mercoledì non avrebbe nemmeno occupato un posto in panchina nella vittoria di misura in Coppa d’Africa della Costa d’Avorio sulla Guinea Equatoriale a causa di un indolenzimento al quadricipite: domenica con la Sierra Leone dovrebbe rispondere presente.