L’esterno sinistro ringrazia i sostenitori nerazzurri, per i quali è diventato un vero e proprio idolo
“La partita di Berna con lo Young Boys è stata lo spartiacque: sono entrato nella ripresa, lì ho cominciato a capire a fondo tutti i meccanismi di questa squadra e ho compreso cosa significhi giocare nell’Atalanta. È stata una notte magica: per un ragazzo che viene dal Parma, giocare in Champions non è normale: da lì in poi, sono cresciuto molto”. A svelarlo è Giuseppe Pezzella nella seconda parte dell’intervista rilasciata a L’Eco di Bergamo.
EUROPA. “Le gare in Europa non sono mai da snobbare. Affronteremo tutte le partite come abbiamo sempre fatto uniti e compatti, dando il massimo in ogni competizione. In Europa League e in Serie A, perché vogliamo dimostrare di essere da Champions. Ora arriva un mese decisivo ma non c’è una partita chiave o un momento più importante degli altri: non ci poniamo obiettivi e proveremo a vincere più partite possibile. La storia dice che, nel ritorno, l’Atalanta va sempre meglio che nell’andata: noi siamo andati forte fin qui, mantenere o migliorare questo rendimento significherebbe centrare grandi traguardi”.
INTER E LAZIO. “Eravamo decimati: contro l’Inter meritavamo di più, ma siamo contenti della prestazione, contro la Lazio è stato un punto guadagnato. Nel finale mi sono spinto più avanti: non avrei mai pensato di farlo, ma se serve posso giocare anche in porta. Voglio convincere l’Atalanta con il rendimento”.
I TIFOSI. “Apprezzatissimo? La cosa mi fa molto piacere, perché per me l’uomo viene prima del calciatore: hanno visto un ragazzo umile che non molla mai e che dà sempre tutto e mi hanno adottato come un figlio. Ringrazio i tifosi per l’affetto”.
“La maglia sudata sempre” e “mola mia” x Pezzella questi mantra fanno parte del suo dna. E bravo Peppino continua così
Mi scuso con lui perché all’inizio mi domandavo: “ma chi abbiamo preso?”
Mi sembrava che al netto della naturale inesperienza del gioco con l’Atalanta fosse comunque non all’altezza.. ed invece sta dimostrando grinta, capacità tecnica, e tanto altro. Non voglio paragonarlo a Gosens perché potrebbe con il tempo rivelarsi di più o di meno, ma va comunque detto che Gosens all’inizio era goffo e poi abbiamo visto cosa è stato in grado di fare..
Se Pezzella dovesse continuare a migliorare gli vedo un futuro anche in azzurro 😁
Vai Pezzellone che ce la fai…….