L’esterno sinistro dell’Atalanta, dopo un inizio in sordina, è riuscito a ritagliarsi un ruolo da protagonista
Pronto a raccogliere l’eredità di Robin Gosens sull’out di sinistra. Giuseppe Pezzella, arrivato all’Atalanta la scorsa estate, sta crescendo a vista d’occhio grazie allo spirito di sacrificio. Lo rivela a L’Eco di Bergamo che lo intervista: “Se mi aspettavo di arrivare così in fretta a questi livelli? Sinceramente no: ci sono riuscito grazie al lavoro e alla dedizione. È il miglior momento della mia carriera e, in questo, c’è tanto del mister e dell’Atalanta: la storia dice che qui tanti esterni sono diventati grandi. Anche Gosens e Hateboer sono arrivati da sconosciuti e poi, alla distanza, hanno espresso il loro valore: per un giovane c’è bisogno di tempo per apprendere certi meccanismi, ma, con l’applicazione, la qualità può emergere”.
POST GOSENS. “Robin è l’esempio da seguire: ebbe qualche difficoltà all’inizio, ma poi è stato protagonista ad altissimo livello e si è dimostrato il campione che è. È un modello per me, anche se sarà molto difficile replicare ciò che ha fatto. Ci sono andato vicino in qualche occasione e il mio prossimo obiettivo è diventare più freddo sotto porta: un esterno si misura anche con reti e assist. So che dipende da me e devo migliorare”.
LA NAZIONALE. “Ora mi piace attaccare l’area, taglio verso l’interno come non avevo mai fatto e, al contempo, sono migliorato in fase difensiva: mi sento molto più completo. Qui tante cose sono diverse: l’intensità, il modo di allenarsi, anche il modo di pensare. Una convocazione in Nazionale farebbe sempre piacere: non fa nulla se non è arrivata, magari capiterà a marzo. Dipende da me”.
E ci arriverai con la serietà e la determinazione che hai dimostrato sinora a Bergamo. Tranquillo, calma e gesso, non c’è fretta , e comincerai anche a fare gol. Mola mia!!!!