L’ex ct della Nazionale e storico allenatore del Milan vittorioso in Italia e in Europa si sofferma sul mercato e sulla Dea
“L’Inter è avanti, il Napoli e il Milan, se si rimette in sesto, pure. L’ultimo posto se lo giocheranno l’Atalanta e la Juve. Sono arrivati Boga e Mihaila. Boga lo seguo da tempo, Gasperini dovrà lavorare molto con lui perché si tratta di un attaccante che non sempre gioca con la squadra e non sempre si fa trovare in movimento quando deve ricevere il passaggio”. Parola di Arrigo Sacchi, all’interno de ‘La Gazzetta dello Sport’ oggi in edicola.
“Ci sono stati colpi importanti, adesso però tutti dovranno sottoporsi alla prova del nove: quella del campo. Io, in ogni caso, non sono mai stato un fan del mercato di riparazione – spiega Sacchi – Nelle squadre che ho allenato non ho mai chiesto un giocatore a metà stagione: può rompere l’armonia mentale del gruppo. E poi non volevo far spendere i miei dirigenti”.
Ci sono troppe aspettative su Boga, attenzione perché Sacchi non ha tutti i torti. È troppo anarchico sarà prezioso solo se si metterà al servizio della squadra.
Boga è un top player, speriamo che il mister riesca ad indirizzarlo nel modo giusto, cioè che si metta al servizio della squadra, e non giochi da solo. Se giocherà per la squadra, allora l’Atalanta potrà tranquillamente considerarsi da scudetto, ovviamente per il prossimo anno