Gli ultimi episodi potrebbero portare a inserire una figura già presente in molti grandi club
Diciamoci la verità: in questo periodo l’Atalanta non è fortunatissima sotto l’aspetto delle decisioni arbitrali. Alcuni episodi sono stati al limite dell’interpretazione (vedi contatto Szczesny-Koopmeiners), altri (il fallo di mano non ravvisato in Atalanta-Fiorentina di Coppa Italia) sono tatto dei veri e propri errori e in più di una circostanza la società nerazzurra ha fatto sentire la propria voce dopo presunti torni. Prima è toccato a Gian Piero Gasperini, poi all’ad Umberto Marino, stranamente alterato dopo la sfida con la Juventus. I toni, insomma, si sono alzati e venirne fuori non sarà semplice. L’Eco di Bergamo propone una soluzione suggestiva ma anche interessante: introdurre nello staff la figura del consulente arbitrale. Molti grande club l’hanno già fatto, spesso affidandosi a ex direttori di gara che hanno deciso di restare nell’ambiente. Questa figura potrebbe permetterebbe a tecnici e dirigenti di comprendere meglio quanto accaduto in determinate situazioni e riportare il clima verso il sereno, cosa che tutti vogliono fare.
Secondo il mio parere l’addetto al VAR andrebbe affiancato ad un rappresentante di ciascuna delle due squadre in campo. Questo eviterebbe la discrezionalita’ del “varista singolo” nel segnalare all’ arbitro alcuni episodi piuttosto che altri.
Se vuole la società mi offro io come consulente .
Si servirebbe a tenere svegli gli addetti al Var che vedono quando non devono e dormono quando devono vedere.
Ma gli addetti al Var non sono presenti nello stadio sono in una sala a Milano!!!
Ma non diciamo c….te sarebbe ora che gli arbitri e il var cominciassero a considerare tutte le squadre allo stesso livello.Non subire il fascino psicologico delle cosiddette big e fischiare per simpatie o peggio,per interessi.