L’albanese rimase, nell’estate del 2018, dopo non essere inizialmente nemmeno stato chiamato in ritiro
Berat Djimsiti ha deciso la gara di ieri, regalando una ventata di ottimismo e positività molto forte in un momento tutt’altro che facile in questo primo scorcio di 2022, soprattutto per via di alcune assenze pesantissime. L’albanese ha firmato una doppietta nel giorno della sua centoquindicesima presenza ufficiale in nerazzurro. Numeri senza dubbio importantissimi, ma nati da una situazione di fatto fortuita.
Nell’estate del 2018, infatti, l’albanese non era nemmeno inizialmente convocato per il ritiro di Rovetta, salvo poi essere richiamato d’urgenza dopo il bruttissimo infortunio al ginocchio accusato da Varnier, appena arrivato dal Cittadella e giudicato, anche a ragione, all’epoca come uno dei migliori centrali in prospettiva del calcio italiano. Peraltro il suo nome fu a lungo accostato al mercato russo, con il Krasnodar che anche a agosto inoltrato pareva ad un passo dal calciatore.
DECISIVO GASP – Alla fine, però, l’ex Zurigo rimase, con parere decisivo da parte di mister Gasperini. Il tecnico di Grugliasco, dopo aver valutato attentamente il calciatore, gli concesse da subito fiducia, nelle vesti di centrale puro. Dopo qualche piccolo passaggio a vuoto, seguiti da un paio di mesi di panchina, il ragazzo tornò nei ranghi in uno spettacolare 4-1 contro l’Inter, in cui segnò. Da lì la svolta, con il ragazzo impostosi come uomo importante per il ciclo di ferro di questi anni atalantini.
